Tragedia sulla Cimpello Sequals. Piero, l'autista esperto e la disperazione del titolare: «L'avevo convinto io a venire da noi. Mi sento in colpa»

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Chiara Muzzin
Pierantonio Petrocca e Graziella Mander

PORDENONE - Per Pierantonio Petrocca, il camionista 52enne morto nello schianto in Friuli Venezia Giulia, si era aperta una nuova esperienza lavorativa. Autista già esperto, avrebbe avuto davanti a sé un percorso con la storica azienda Transghiaia, nata ad Oderzo e presente a Valvasone Arzene, dove sorgono gli impianti di lavorazione e produzione e di trattamento dei rifiuti.

Oltre alla conoscenza della professione, l’uomo, originario della Calabria e residente a Valvasone Arzene (Pordenone), aveva dalla sua parte anche una grande passione per il lavoro stesso. Un progetto stroncato sul nascere. Il 2 gennaio, per molti giorno del rientro dopo le festività, per Petrocca coincideva con anche con il primo giorno del nuovo lavoro tra Veneto e Friuli. Aveva preso il camion a Oderzo per poi andare nella cava di Valvasone a prendere ghiaia: faceva carico e scarico.


Petrocca, che lascia la moglie, Elisabetta Ieriti, due figli e tanti amici, abitava a Valvasone da oltre 20 anni. Insieme alla sua famiglia, si era fatto conoscere e benvolere da tutti. Sul luogo dell’incidente anche il suo titolare, Igino Tardivo: «L’avevo convinto io a venire a lavorare alla Transghiaia, ora mi sento in colpa. Gli stavo dietro da anni, conoscevo le sue qualità. Sono disperato».

 


IL SALUTO
«Ciao Piero, non doveva finire così», ha scritto sul proprio profilo Facebook Gigliola Donda, titolare di una fioreria in paese. «Pierantonio era una gran bella persona - racconta - era sempre disponibile, simpatico e pacifico. Non l’ho mai visto litigare con qualcuno e non l’ho mai sentito fare polemiche su qualcosa. Ci conosciamo da tantissimi anni, il suo figlio maggiore e mia figlia sono cresciuti insieme. Con la famiglia ci siamo incontrati spesso, condividendo percorsi scolastici e tappe come la prima comunione. Vedersi era sempre un piacere». 


Una perdita sentita da tutta la comunità. Anche chi non aveva avuto l’occasione di stringere una vera e propria amicizia, ricorda che il 52enne «salutava sempre tutti ed era una persona splendida e di compagnia». Commossa alla scoperta della notizia anche un’amica ed ex collega della moglie Elisabetta, collaboratrice scolastica. «Avevo sentito la famiglia di recente per lo scambio di auguri - racconta -. Erano felici e stavano festeggiando a Desenzano del Garda. Eravamo sempre in contatto e ci eravamo ripromessi di risentirci e vederci presto. Per me Elisabetta è come una sorella e mi ero affezionata anche a Pierantonio».
Un lutto che ricorda quello che nell’ottobre del 2022 aveva colpito la collaboratrice delle vicine scuole medie di Casarsa Letizia Catalano. La giovane bidella aveva perso il marito Vincenzo Viscardi, vittima di un incidente che si era verificato a Torre di Mosto, lasciando, anche in questo caso, due bambini. Due famiglie che dal Sud si sono stabilite al Nordest, trovando la propria dimensione professionale e nuove amicizie. 

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 07:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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