Esami e parti sotto ipnosi, la nuova frontiera della sedazione in ospedale

Lunedì 23 Dicembre 2019
Esami e parti sotto ipnosi, la nuova frontiera della sedazione in ospedale
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PORDENONE - Una gastroscopia o una broncoscopia senza dolore e senza gli effetti debilitanti di un'anestesia. Un travaglio più dolce, senza rinunciare per questo al decorso naturale del parto. Un'alternativa ai farmaci più potenti, cioè quelli in grado di spegnere la coscienza del paziente per permettere ai medici di effettuare analisi invasive e in alcuni casi dolorose. È per favorire tutto ciò che la tecnica dell'ipnosi clinica ha fatto il suo ingresso all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Si tratta per ora di una sperimentazione, che viene messa in campo in alcuni reparti, come ad esempio la Gastroenterologia, solamente con il consenso del paziente. Ma l'esito dei test, a detta del personale medico rappresentato dal direttore Giuseppe Sclippa, è già più che positivo. 
IL CORSO
Per undici giorni, un medico del Santa Maria degli Angeli di Pordenone e alcune infermiere hanno sostenuto un corso tenuto dalla scuola di ipnosi clinica torinese Ipnomed. Sotto la stretta supervisione di un team di tutor, sono state sperimentate le tecniche da utilizzare per indurre nei pazienti lo stato alterato della coscienza causato dall'ipnosi. La tecnica è stata ripetuta più volte durante lo svolgimento di alcuni esami clinici, e alle prove pratiche sul campo si sono alternate ore di lezione frontale, con slide e presentazioni delle varie tecniche. 
LA PRATICA
Parallelamente allo svolgimento del corso, all'interno dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone è iniziata l'applicazione pratica delle tecniche di ipnosi clinica. Non tutti i pazienti possono beneficiare del metodo appreso negli scorsi giorni grazie alle lezioni degli esperti torinesi, e non tutti i casi possono essere trattati mettendo completamente da parte la sedazione classica. L'ipnosi clinica serve ad esempio ad indurre uno stato di trance in pazienti che non potrebbero sopportare l'anestesia farmacologica. In altri casi, invece, il trattamento è abbinato a una dose inferiore di farmaci sedativi. «Le tecniche - ha spiegato il direttore sanitario dell'Azienda sanitaria pordenonese, Giuseppe Sclippa - servono soprattutto ad aiutare ad esempio una donna durante il travaglio, oppure a sostenere una broncoscopia o una gastroscopia senza per forza dover ricorrere alla sedazione classica garantita dai farmaci. Abbiamo iniziato una fase sperimentale che non si applica - fa notare sempre Sclippa - alla chirurgia in senso stretto, bensì ad una fase precedente, che è quella delle analisi». Il nuovo metodo per ora potrà essere padroneggiato solamente da alcuni specialisti e dal personale infermieristico che ha sostenuto gli undici giorni del corso che si è tenuto al Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Ma in futuro la sperimentazione potrà diventare qualcosa di più, per consentire all'ipnosi clinica di diventare a pieno titolo una tecnica di sedazione alla portata di tanti pazienti. 
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 13:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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