PORDENONE - Basta poco per cambiare il panorama. E così dopo la pioggia che sabato scorso aveva costretto a chiudere gli impianti a Piancavallo, durante la notte la coda delle perturbazione ha modificato completamente le cose. Ieri, infatti, piste aperte, neve fresca, gente (tanta) sulle piste. Per la verità già nel tardo pomeriggio la coda della perturbazione, come detto, è entrata portando un abbassamento della temperatura.
L'ALLARME
A metà pomeriggio sono apparti alcuni cartelli che invitavano gli alpinisti a stare distanti dalla zona del monte Tremol perchè c'era la possibilità di distacchi della neve artificiale. Qualcuno ha pensato che ci fosse il rischio di slavine. In realtà - come ha spiegato lo stesso direttore - proprio per evitare che si possa accumulare troppa neve con il rischio che possano avvenire dei pericolosi distacchi, quando la nevicata arriva a una certa altezza vengono create delle piccole slavine in modo da ridurre i rischi. Solo per questo c'era l'invito a non avvicinarsi al Monte Tremol.
I PROSSIMI GIORNI
C'è subito da dire che la neve caduta l'altra notte ha garantito un fondo decisamente importante per poter sciare in tranquillità pure nei prossimi giorni. All'orizzonte, almeno per alcuni giorni, non sono previste nuove perturbazioni, quindi non ci saranno nevicate (ma neppure pioggia), ma di positivo c'è che si abbasserà la temperatura. Questo consentirà da un lato di consolidare i fondi delle piste e dall'altro di poter utilizzare i cannoni per la neve artificiale se dovesse essere necessario.
LA STAGIONE
Anche se non tutte le piste sono state aperte sino ad ora, c'è però da dire che le cose sono andate bene, sia per quanto riguarda il numero di persone che sono arrivate a Piancavallo, sia per la possibilità di sciare. Anche i locali, sia bar che ristoranti e baite hanno funzionato e gli alberghi per il periodo clou delle feste hanno avuto il tutto esaurito. Ora dovrebbe partire il mese delle settimane bianche con le scuole che arrivano da diverse parti d'Italia, ma anche dall'estero, così come ci sarà un turismo meno locale e più legato a famiglie che vengono da fuori. L'obiettivo è di tirare avanti almeno sino alla prima settimana di marzo, ma è ovvio che il meteo deve dare un mano con almeno altre due , meglio tre nevicate.