Tigli dell'ex fiera, il primo passo è fatto: chiuso il parcheggio. Oggi l'allestimento del cantiere

Bloccati i 40 stalli che si trovano nell'area. Questa mattina saranno montate le tavole che delimitano la zona

Martedì 27 Febbraio 2024 di Loris Del Frate
Tigli dell'ex fiera, il primo passo è fatto: chiuso il parcheggio. Oggi l'allestimento del cantiere

PORDENONE - Da ieri mattina il parcheggio che si trova nell'area dell'ex fiera è chiuso. Le circa 30 - 40 auto che ogni giorno trovavano posto in quel sito non potranno più essere parcheggiate a ridosso dei tigli che oramai rischiano di essere tagliati ogni giorno che passa. Con la chiusura del parcheggio, infatti, si avvia l'allestimento del cantiere, operazione che inizierà formalmente questa mattina con la chiusura del sito e il montaggio delle assi che ne delimiteranno l'area. Un lavoro che al massimo durerà una giornata, poi sarà la volta dell'arrivo dei macchinari e l'inserimento delle gru. Tra un lavoro e l'altro, anche per fare spazio alle attrezzature necessarie, toccherà alla motoseghe abbattere gli alberi. Quando? È la domanda che in città tutti si fanno e non solo i sostenitori del Tiglio verde e quanti non vogliono il disboscamento del sito.

Come riportato già alcune indiscrezioni indicano che la giornata potrebbe essere già venerdì prossimo per evitare l'avvio del ricorso in appello.


L'URGENZA
Se è vero, infatti, che con una procedura "ardita", ma necessaria per cercare di bruciare i tempi tecnici dell'attesa di una eventuale sospensiva, l'avvocato di Legambiente, Veronica Dini, ha già presentato ai giudici romani la richiesta urgente di una perizia "ante udienza" per verificare subito l'età delle piante, richiesta che è stata inviata giovedì scorso, è altrettanto vero che il ricorso vero e proprio con la richiesta di sospensiva partirà per Roma oggi o al massimo domani. Del resto si tratta di ricorsi importanti con centinaia di pagine che hanno bisogno di tempo per essere redatti dal momento in cui i ricorrenti hanno concesso il mandato all'avvocata romana.


I TEMPI
I giudici del Consiglio di Stato, dunque, potrebbero formalmente già portarsi avanti con la concessione della perizia che di fatto bloccherebbe immediatamente ogni possibile abbattimento. Questa procedura è quella che sperano venga attuata i ricorrenti del Tiglio verde, perché sino a quando non ci saranno "impedimenti" messi in campo dal consiglio di stato, il Comune ha tutta la legittimità che gli deriva dalla sentenza del Tar per poter procedere con il taglio degli alberi. Come dire che possono farlo anche subito. Proprio per questo l'amministrazione ha tutta l'intenzione di stringere i tempi per non incorrere in altri blocchi.

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L'AVVOCATO
«Da quanto ci consta - spiega l'avvocato Dini - mancherebbe ancora la stesura del progetto definitivo, quindi tutta questa necessità di correre che pare abbia il Comune non ci pare giustificata. Certo - va avanti - sotto l'aspetto formale l'amministrazione ha la possibilità di procedere con il taglio, ma si tratterebbe di una fuga in avanti del tutto ingiustificata e pericolosa per il Comune che nel caso proceda dovrà assumersene la responsabilità. È evidente, infatti, che si tratterebbe di una azione tesa solo ed esclusivamente a minare le possibilità dei ricorrenti. A quel punto dovremo agire in altra sede». Come dire che se il Comune dovesse partire con il taglio delle piante prima che il Consiglio di Stato si esprima sulla perizia o sulla richiesta di sospensiva, i ricorrenti andranno avanti ugualmente e nel caso dovessero avere regione sarebbero loro a chiedere i danni all'amministrazione comunale. Tra le ipotesi anche quella di recuperare un pezzo di tronco tagliato per fare una analisi dell'età senza bisogno del riconoscimento di una perizia. Se effettivamente dovesse emergere che i tigli hanno più di 70 anni, la questione si farebbe senza dubbio complicata.

Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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