Sigilli a discarica con 200mila tonnellate di rifiuti sospetti: le acque di scarico finivano in un bosco

Martedì 19 Marzo 2019
Sigilli a discarica con 200mila tonnellate di rifiuti sospetti: le acque di scarico finivano in un bosco
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I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Trento, con ispettori  dell'Appa e personale della Polizia giudiziaria  settore Ambiente, hanno indagato sulla gestione dei siti estrattivi trentini e sequestrato a Mezzocorona una discarica di 200.000 tonnellate di rifiuti. Accertato che nell'area produttiva estrattiva dell'impianto di proprietà del Gruppo Adige Bitumi spa era stata abusivamente realizzata una discarica di rifiuti decadenti dalla chiarificazione delle acque di lavaggio del materiale porfirico e calcareo proveniente da diversi siti estrattivi, i militari hanno verificato che a partire dagli inizi degli anni 2000 erano state accumulate circa 200.000 tonnellate (circa 130.000 mc) di rifiuti, sino a formare una collina di circa 23 metri di altezza, che ora dovranno essere gestiti al fine della rimessa in pristino dell'area.

Nel corso delle operazioni è stato inoltre sequestrato un impianto che consentiva, attraverso una rete di collettamento, di sversare l'esubero delle acque di processo in un'area boschiva attigua all'impianto che di fatto era stato trasformata in una acquitrino.

Le posizioni dei responsabili sono al vaglio della Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) della Procura della Repubblica di Trento, coordinata dal Procuratore Distrettuale Sandro Raimondi, poiché le ipotesi di reato riguardano le attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, reato recentemente introdotto nel codice penale.

Ultimo aggiornamento: 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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