Nordest, ferie ancora "casalinghe"
per più della metà dei residenti

Lunedì 18 Luglio 2016 di Natascia Porcellato
Nordest, ferie ancora "casalinghe" per più della metà dei residenti
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C’è chi parte e c’è (soprattutto) chi resta: le decisioni in merito alle prossime vacanze estive sono ormai prese. Secondo i dati raccolti da Demos per l’Osservatorio sul Nordest del Gazzettino, la maggioranza dei nordestini (55%) quest’anno passerà le proprie vacanze estive a casa mentre il 41% dei nordestini ha le valigie ormai pronte. Molto limitata (4%) la quota di chi non ha ancora deciso cosa fare. Chi non partirà, lo fa soprattutto per ragioni economiche (53%) e passerà le sue serate estive semplicemente restando a casa (30%) o andando a sagre e feste popolari (23%).
L’estate 2016 è ormai nel suo pieno e anche nel Nordest si stanno facendo i grandi preparativi per le partenze di luglio e agosto. Per chi resta, però, il programma è, come da tradizione, molto ricco e vario. C’è il “Mittelfest” di Cividale del Friuli, giunto alla 25° edizione, che ha preso il via proprio lo scorso fine settimana. È già partito il 36° OperaEstate Festival Veneto, che chiuderà a settembre avendo realizzato oltre 200 eventi di danza, teatro, musica e cinema tra Bassano del Grappa e altri 34 Comuni della Pedemontana (arrivando anche in Trentino e Friuli). Già iniziato anche il Festival “I Suoni delle Dolomiti”, che riunisce musica e panorami mozzafiato (22° edizione). Imminente, invece, è l’inizio a Treviso del Festival musicale “Suoni di Marca”, arrivato a tagliare il traguardo della 26° edizione. Queste sono solo alcune delle proposte che mirano sia ad attirare turisti sul territorio che ad offrire un’alterativa di qualità a chi in estate non potrà muoversi.
E non sono pochi: il 41% come detto dei nordestini ha dichiarato che andrà in vacanza quest’estate, ma la maggioranza assoluta (55%) ha già deciso che quest’anno non partirà. Guardando al recente passato, assistiamo a una diminuzione dei “casalinghi estivi” (rispetto al 2015, meno 4 punti percentuali; guardando al 2014, meno 7 punti percentuali). Sembra ancora lontano però quanto osservato nella seconda parte degli anni 2000, quando la quota tendeva stare sotto la soglia del 50%. Chi resta? Sono soprattutto adulti (63%) o anziani con oltre 65 anni di età (76%) a dichiarare che non si muoveranno di casa. Se guardiamo al livello di istruzione, osserviamo una maggiore presenza di persone con un basso titolo di studio (82%). Consideriamo, poi, la categoria socio-professionale: sono soprattutto pensionati (74%), oltre a casalinghe e disoccupati (69%) ad essere costretti a passare a casa tutta l’estate. Tuttavia, rileviamo come anche la maggioranza dei liberi professionisti e degli operai (entrambi 55%) abbiamo preso la stessa decisione. La quota di chi resta a casa, pur mantenendosi su livelli tutt’altro che trascurabili, tende ad abbassarsi tra imprenditori (46%), studenti (35%) e soprattutto impiegati (28%). Chi non andrà in vacanza ha preso questa decisione soprattutto perché ha problemi di natura economica (53%): rispetto al 2005, l’aumento è di 10 punti percentuali. Come preferiscono passare le serate estive i vacanzieri-casalinghi? Il 30% non fa niente di speciale, mentre il 23% ama andare alle sagre. Il 15% cerca concerti musicali e l’11% sceglie di assistere ad un film delle rassegne estive. Sono soprattutto gli over-55 a stare in casa, mentre gli intervistati tra i 25 e i 55 anni mostrano una preferenza per i concerti musicali. Gli under-25, infine, hanno uno spiccato interesse per il cinema estivo (come le persone tra i 25 e i 34 anni) e le sagre (passione condivisa quanti hanno tra i 35 e i 44 anni).
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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