TRENTO - Con una nuova ordinanza in sede collegiale il Tar di Trento ha ribaltato il proprio precedente pronunciamento dichiarando non accoglibile la domanda di Ente protezione animali (Enpa), Oipa e ministero dell'Ambiente.
Secondo il Tar, dato l'atteggiamento non schivo, bensì confidente, di assuefazione all'uomo ed aggressivo, già manifestato dall'animale che ha attaccato con contatto fisico due persone in montagna, sussistono i presupposti per l'emissione da parte del presidente della Provincia dell'ordinanza, vista la situazione di pericolo attuale e concreto per la sicurezza e l'incolumità pubblica.
Il governatore trentino
«Con questa ordinanza il Tar riconosce la correttezza del nostro operato e l'opportunità di agire in queste situazioni con urgenza a tutela della pubblica incolumità. Dall'inizio della legislatura stiamo cercando di affrontare il tema orsi nel pieno rispetto delle normative e cercando di dialogare con il ministero dell'Ambiente. Il problema è complesso e credo vada affrontato e risolto evitando posizioni 'ideologichè, ed affrettate letture social, pur se istituzionali, ma cercando di confrontarsi apertamente e fattivamente con l'intento di trovare una soluzione», ha commentato, Maurizio Fugatti. Insorgono gli animalisti, con Oipa e Enpa che annunciano un ricorso congiunto al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del Tar di Trento. «Auspichiamo che, dato che siamo alla vigilia della stagione del letargo e che JJ4 è una mamma di tre cuccioli ancora dipendenti, considerando inoltre, come da report dei carabinieri forestali e Ispra inviati dal ministero dell'Ambiente, l'inidoneità del Casteller a ospitare i plantigradi, il presidente Fugatti voglia comunque manifestare clemenza nei confronti dell'orsa e dei piccoli», commentano le due associazioni. Immediata anche la reazione della Lav, secondo cui «la nuova ordinanza del Tar di Trento è gravissima perché ribalta completamente il giudizio che solo pochi giorni fa aveva scongiurato il rischio dell'ergastolo per JJ4 e consente la cattura dell'orsa in questo delicatissimo periodo mentre sta accompagnando i suoi cuccioli al letargo».
La Lav
Il responsabile Lav Massimo Vitturi ha annunciato un'istanza alla Procura di Trento perché proceda «con l'immediato sequestro preventivo dell'orsa e il suo affido all'Ispra che potrà poi così liberarla assieme agli altri orsi ancora detenuti al Casteller». «La battaglia continua perché c'è un'altra udienza il 22 ottobre. Incrociamo le dita e lottiamo sempre», ha scritto su Facebook il ministro all'Ambiente, Sergio Costa.