Ragno velenoso lo punge ad un piede durante una missione in Madagascar: «Ho rischiato di morire»

Martedì 14 Maggio 2024 di Annalisa Fregonese
Gioacchino Bravin al centro con la gamba fasciata assieme ai medici che lo hanno salvato

ODERZO (TREVISO) - Doveva essere uno dei suoi viaggi solidali in Madagascar, per aiutare la missione di padre Bruno Dall'Acqua. Stavolta però la trasferta per Gioacchino Bravin, presidente dell'associazione Amici di padre Bruno, si è trasformata in una disavventura. Un ragno velenoso l'ha punto ad un piede senza che l'uomo se ne accorgesse, con il potente veleno che nel giro di poche ore si era fatto strada nel suo corpo. Solo la bravura dei medici dell'ospedale regionale “Saint Jean Paul II” realizzato nella città di Mahajanga anche con il contributo di tanti opitergini, è riuscita ad evitare il peggio.

Il veleno avrebbe potuto essere fatale all'artigiano in pensione che ora dedica il suo tempo alle attività della missione.

IL RACCONTO

«Sono partito ad aprile per quella che doveva essere una trasferta più breve del solito – racconta Bravin che è stato un artigiano specializzato in lavori di isolamento -. Invece di stare in Madagascar per tre mesi, stavolta dopo un mesetto dovevo rientrare in Italia, mi aspettavano degli impegni familiari». Il presidente dell'associazione è quello che si dice essere il braccio operativo degli aiuti che vengono inviati a padre Bruno. Oltre a sovraintendere al carico dei container per la missione, ne coordina lo scarico una volta che vengono sdoganati al porto, e sorveglia la distribuzione degli aiuti. Stavolta il suo arrivo era molto atteso perché portava un elettrobisturi per l'ospedale “Saint Jean Paul II” realizzato dai missionari. «Diversi giorni dopo il mio arrivo (era circa la metà di aprile, ndr) una sera ho notato un puntino nero su un piede. Sulle prime non ci ho fatto caso – racconta Bravin -. Il giorno dopo attorno al puntino c'era un alone rossastro. Con il passar delle ore avvertivo un certo malessere e non capivo a cos'era dovuto. L'indomani il piede era molto gonfio così mi sono deciso ad andare all'ospedale, ma non al “Jean Paul II”, perché era più lontano. Mi hanno guardato e dato un antibiotico. Il giorno dopo non stavo meglio, si era gonfiata la gamba.

IL RICOVERO

La cosa peggiorava, mi sono fatto portare al “Jean Paul II”, i medici appena mi hanno visto hanno disposto subito un ricovero d'urgenza, con la somministrazione dell'antibiotico in flebo. L'infezione per fortuna è stata presa per tempo, c'è voluto qualche giorno prima che ginocchio e gamba si sgonfiassero. Nel frattempo mi hanno caldamente consigliato di rientrare in Italia». Non senza difficoltà è riuscito a trovare un volo di rientro. «Sono andato subito dal mio medico, il quale si è rivolto all'ospedale di Verona, dove c'è il reparto di malattie infettive e tropicali e mi hanno dato una cura specifica». Bravin ha superato la disavventura, quanto vissuto non lo distoglie dall'idea di tornare in Madagascar. «Tanti anni fa ho adottato una bimba malgascia a distanza. E' cresciuta, in autunno si laurea in giurisprudenza. Mi vuole accanto a sé, dice che se non ci fossi stato io non avrebbe mai potuto raggiungere questo risultato». Quest'autunno risalirà sull'aereo per Antananarivo, davanti al desiderio di fare del bene non c'è ragno che tenga.

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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