ARIANO - Tra il 2018 e il 2019 non aveva goduto di 30 giorni di ferie "per motivi di servizio", poi nel 2020 era andato in pensione con la legge Fornero. Un ex dipendente del Comune di Ariano nel Polesine dopo aver chiesto, senza risultato, all'ente il pagamento delle ferie non godute, si è rivolto al Giudice del lavoro di Rovigo che gli ha dato ragione.
Ma ora c'è un'altra questione, sollevata da Carlo Barotti, avvocato dell'ex addetto municipale: «Nonostante più solleciti, con aggiornamenti per rivalutazione e interessi di quanto dovuto, e la notifica della sentenza munita di formula esecutiva, dopo oltre 4 mesi dalla pubblicazione, per la precisione 133 giorni, il Comune di Ariano non ha ancora dato esecuzione alla sentenza».
Il legale spiega i motivi che hanno spinto il suo assistito ad avviare la causa contro il Comune: «Nel corso degli ultimi anni di lavoro il dipendente aveva accumulato molte ferie residue per esigenze di servizio; in particolare, nel 2018 e il 2019, il lavoratore aveva visto negata la richiesta di utilizzo delle ferie arretrate "per motivi di servizio".
COMUNE "INSOLVENTE"
Nonostante la sentenza però all'ex dipendente non è ancora giunto un euro e ciò ha costretto l'avvocato Barotti a tornare alla carica: «Dopo aver negato il godimento delle ferie arretrate "per motivi di servizio", ora, nel 2023, al Comune di Ariano probabilmente non sono sufficienti 120 giorni per completare le procedure per pagare l'indennità per ferie non godute risalenti al 2018».
LA REPLICA
All'epoca dei fatti a guidare l'amministrazione arianese era Carmen Mauri, ora la sindaca è Luisa Beltrame che replica, sottolineando che il Comune sta provvedendo alla liquidazione di quanto dovuto: «L'ente sta rispettando le norme previste per procedere secondo quanto indicato in sentenza. Delle procedure e modalità relative alla necessità di approvare il bilancio, era stata aggiornata la parte per il tramite del legale del Comune. Il bilancio è stato infine approvato nella seduta del 27 aprile scorso nei termini assegnati dalla legge».