Ladri di metallo nell'antico oratorio, rubati candelabri e un crocefisso

Venerdì 27 Gennaio 2017 di Ilaria Bellucco
L'oratorio
LENDINARA - Dopo la Madonna del Pilastrello, anche la Madonna della Salute è stata presa di mira da ladri sacrileghi che hanno trafugato un crocifisso e sei candelabri forse puntando a rivendere i metalli. La notizia del saccheggio nell'oratorio di via Porte di Sopra trapela solo ora, ma si presume che i malviventi abbiano agito nel fine settimana. Un fedele della parrocchia di San Biagio, in cui l'oratorio rientra, si è accorto dell'effrazione quando si è recato all'oratorio della Beata Vergine della Salute per l'incontro di un gruppo di preghiera e ha avvisato il parroco don Massimo Guerra.
«I ladri hanno scassinato la cancellata e forzato la porta, presumiamo siano entrati tra sabato notte e domenica conferma don Massimo. Hanno portato via un crocifisso e i quattro candelabri ad esso abbinati, oggetti pesanti in bronzo piuttosto datati, e due candelabri più piccoli in ottone di epoca più recente».
Nell'oratorio costruito attorno al 1850 dalla famiglia Baccaglini e poi donato alla parrocchia, che il 21 novembre vi celebra la festa cara alla devozione popolare, i ladri hanno cercato ovunque oggetti che fossero di loro interesse. «Nella sagrestia hanno aperto l'armadio e tutti i cassetti per rovistare - prosegue il parroco -. Al di là del valore sotto il profilo religioso e simbolico per i parrocchiani, non si trattava di oggetti di pregio tale da giustificare un furto, in particolare i candelabri in bronzo sono di una tipologia molto comune, che si trovano di frequente nei mercatini dell'antiquariato».
Per questo il sacerdote ipotizza che i ladri fossero interessati ai metalli di cui, come nel caso del furto delle campane all'oratorio di Sant'Antonio avvenuto due anni fa. «Un'azione naturalmente deplorevole e che lascia l'amaro in bocca ai parrocchiani», sottolinea don Massimo, che ha sporto denuncia ai Carabinieri della stazione di Lendinara.
Oltre alle abitazioni e alle attività commerciali, negli ultimi anni anche le chiese hanno subito le attenzioni dei malviventi, attirati talvolta dal valore materiale degli oggetti contenuti negli edifici sacri e talvolta dal valore artistico che può renderli appetibili nel mercato nero dell'arte.
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