Quartiere Tassina, fai-da-te contro i crimini ma in collaborazione con il Comune

Sabato 26 Giugno 2021 di Marco Scarazzatti
Quartiere Tassina. I controlli di vicinato sono diventati una realtà

ROVIGO - Finalmente anche il quartiere della Tassina potrà avere il controllo di vicinato. Mercoledì 7 luglio, alle 11, nel salone d’onore di palazzo Nodari, ci sarà la cerimonia della firma per l’affiliazione e l’ufficializzazione del controllo del vicinato. Un’attesa che durava da anni e che aveva avuto anche qualche risvolto polemico, visto che il consigliere di minoranza Antonio Rossini, a metà febbraio 2020, aveva attaccato l’assessore Dina Merlo. «A differenza di altri assessori, ha un comportamento politicamente non adeguato, che si manifesta con un atteggiamento superficiale e non rispettoso verso il lavoro di amministratore che svolgo nell’opposizione, in maniera propositiva e costruttiva - aveva dichiarato al tempo Rossini - un comportamento presumibilmente pregiudiziale e ideologico, come ha dimostrato nei confronti del progetto del controllo di vicinato dove non ha minimamente coinvolto il quartiere Tassina, pur sapendo che c’erano cittadini disponibili ad aderirvi, come da lettere allegata di giugno e novembre 2019».

L’ITER
Il 6 febbraio dello scorso anno, dopo che nel 2019 i cittadini del capoluogo si erano mobilitati per l’iniziativa di controllo del vicinato, il sindaco Edoardo Gaffeo aveva approvato il Progetto di controllo di vicinato, con il relativo protocollo d’intesa e il vademecum operativo. Sempre la giunta aveva individuato il modello di convenzione che sarà stipulato con i singoli gruppi di controllo di vicinato che, se vorranno aderire al progetto, dovranno costituirsi in associazione.
Sul territorio comunale sono sorte spontaneamente iniziative tra i residenti, finalizzate ad assicurare un maggior presidio del territorio attraverso una forma di controllo che consiste in un’attività di monitoraggio e osservazione al fine di individuare possibili situazioni di allarme sociale e a contribuire così all’innalzamento degli standard di sicurezza della comunità locale.
I primi residenti a formare un gruppo con tali competenze sono stati gli abitanti del quartiere San Bortolo, ad aprile 2019, grazie a Cristina Facco e Patrizia Rava, che hanno appunto dato vita al controllo di vicinato, per collaborare con le forze dell’ordine e prevenire i crimini. Qualche mese dopo c’è stata la raccolta firme dei residenti di via Cime di Lavaredo, nel quartiere Tassina appunto, che reclamavano, inoltre, la necessità di installare due punti luce per dissuadere i malintenzionati. A fine luglio 2020 una trentina di famiglie della Tassina si era detta pronta e organizzata, con tanto di gruppo Whatsapp utile a scambiarsi messaggi utili per fermare in tempo i furti nelle abitazioni, che erano stati numerosi negli ultimi anni.
Ora si è arrivati all’accordo con l’amministrazione comunale e il comitato spontaneo della Tassina può dirsi soddisfatto di avere portato a casa un obiettivo inseguito da due anni.

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