ROVIGO - (G.Cam.) L'accusa per la quale un 40enne della Bassa Padovana si trova indagato è raggelante: aver costretto ad un rapporto orale la figlia che all'epoca dei presunti accadimenti avrebbe avuto circa tre anni.
In realtà, già nel corso delle indagini, l'impianto accusatorio non era apparso supportato da prove evidenti. È stata ascoltata anche la piccola in forma protetta, nel corso dell'incidente probatorio, ed anche in questo caso i riscontri alla condotta imputata al padre, difeso dall'avvocato Carmelo Marcello, non sono apparsi tali da convincere la Procura ad andare avanti, tanto che è stato lo stesso pm a chiedere l'archiviazione al giudice per le indagini preliminari. Contro questa decisione si è però opposta la madre, in rappresentanza della figlia, assistita dall'avvocato Anna Osti.
Ultimo aggiornamento: 10:08
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