Baby gang a Jesolo, accerchia un giovane di Mogliano nella stazione dei bus: «Se non ci dai tutto, finisce male». Poi torna al McDonald's

Sabato 27 Aprile 2024 di Mauro Favaro
Baby gang a Jesolo, accerchia un giovane di Mogliano nella stazione dei bus: «Se non ci dai tutto, finisce male». Poi torna al McDonald's

JESOLO (VENEZIA) – Un 16enne è stato rapinato a Jesolo. Il ragazzo, residente nella zona di Mogliano, ieri pomeriggio, 26 aprile, poco dopo le 16, è stato accerchiato da 4 giovani all’altezza della fermata dell’autobus lungo viale del Marinaio. La baby gang, formata da minorenni, l’ha prima minacciato e poi si è fatta consegnare la felpa di marca, gli auricolari e un pacchetto di sigarette. Non il portafoglio: il giovane era solo andato a controllare gli orari dei bus Atvo per il ritorno e l’aveva lasciato ad alcuni amici rimasti in spiaggia. «Se non ci dai tutto, finisce male», sono state le parole che la banda ha rivolto al malcapitato. Dopodiché i quattro giovani sono tornati a sedersi al vicino Mcdonald’s, come se nulla fosse.

Anzi, uno di loro, come riferito da alcuni testimoni oculari, si è messo la felpa al collo, esibendola alla stregua di un trofeo.

La rabbia del padre: «Dove stiamo finendo?»

A quel punto il ragazzo vittima della rapina, visibilmente scosso, si è allontanato di qualche metro. E’ stato un residente a notare che sembrava in confusione. Quest'ultimo l'ha accompagnato alla Polizia. Il 16enne è rimasto in questura per sei ore, dove è stato raggiunto dal padre. Alla luce della denuncia, le forze dell’ordine hanno sentito alcuni testimoni e sono subito riuscite a individuare 2 dei 4 giovani che si erano resi protagonisti dell’accerchiamento e delle minacce. E’ stato recuperato anche il materiale sottratto, tornato nelle mani del legittimo proprietario. Adesso, però, c’è il timore di essere finito nel mirino della baby gang. Anche per questo, a quanto pare, al 16enne è stato suggerito di non mettere a piede a Jesolo almeno per qualche tempo. «Fortunatamente, grazie al lavoro svolto dalla Polizia, è stata recuperata la refurtiva e presi gli autori dell'aggressione - è lo sfogo del padre del giovane - ma dopo aver passato 6 ore in questura e una notte di mille pensieri, mi pongo una domanda: dove stiamo finendo e dov'è finita la libertà di poter passeggiare senza problemi nel nostro paese?».

Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci