TREVISO - L'aumento dei ricoveri non si arresta.
L'ANDAMENTO
I dati raccolti dall'Usl direttamente sul campo, anzi, negli ospedali e nei Covid Point, confermano l'efficacia del vaccino anti-Covid. Nel mese di giugno sono stati contati 358 contagi da coronavirus nella Marca. Tra questi, solo 8 avevano ultimato la profilassi vaccinale. Il 2,2%. Per quanto riguarda luglio, ad oggi si è arrivati a 560 contagi. Compresi 29 vaccinati anche con la seconda dose. Quasi il 5,2%. «Sappiamo che in piccola parte anche alcune persone già vaccinate possono essere contagiate. È una cosa che è messa nel conto chiarisce Benazzi il dato più importante, però, è che praticamente nessuno di questi arriva ad aver bisogno di essere ricoverato in ospedale. Nella stragrande maggioranza dei casi sviluppano sintomi leggeri e, oltretutto, si negativizzano nel giro di pochi giorni». Sul fronte dei ricoveri in ospedale la differenza tra vaccinati e non vaccinati è ancora più evidente. A giugno sono state ricoverate 18 persone contagiate dal coronavirus. Tutte non vaccinate. A luglio, invece, si è a 8 ricoveri. E solo la donna di 60 anni appena entrata in Malattie infettive aveva già ricevuto la prima dose anti-Covid. I contagi nel trevigiano sono riesplosi all'inizio della settimana scorsa.
A Treviso ricoverato un 22enne. In terapia intensiva 52enne no vax
LA MAPPA DEI CONTAGI
Oggi l'incidenza media è risalita a 49 casi per 100mila abitanti. A un passo dalla prima soglia di guardia dei 50. Il tasso è alle stelle tra i ragazzi tra i 12 e i 19 anni: 242 casi per 100mila persone. A livello generale, il distretto di Treviso Sud sfiora il tasso di 100 contagi. Abitano in questa zona la maggior parte dei ragazzi coinvolti nel focolaio della festa di Jesolo. In particolare 7 comuni sono tornati a superare la soglia dei 100 casi per 100mila abitanti: Treviso, Casale, Silea, Carbonera, Paese, Arcade e Cison. Per un mese e mezzo la Marca non era praticamente mai salita sopra le trenta positività al giorno. Dal 12 luglio, invece, i numeri si sono raddoppiati. Con punte di 81 contagi in 24 ore. Anche ieri sono emersi 60 nuovi contagi. «Dopo i problemi legati alle feste in piazza senza distanziamenti per la vittoria dell'Italia all'Europeo di calcio e i casi delle feste private, compresa quella di Jesolo, non ci sono altri focolai sottolinea il direttore continuano però a emergere casi isolati di positività al coronavirus che poi si allargano negli ambiti familiari». Al momento sono in tutto 1.151 i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione. La Marca è la seconda provincia più colpita del Veneto, dopo Verona. Ciò che più preoccupa è la diffusione della variante Delta, la cosiddetta Indiana, che risulta essere più contagiosa fino al 60% rispetto alle altre. Già oggi rappresenta oltre un terzo del totale dei contagi registrati in provincia. (m.fav)