Furti in casa. Arrestata ladra seriale: dovrà scontare quattro anni di reclusione

Mercoledì 3 Aprile 2024 di Valeria Lipparini
Un appartamento messo a soqquadro dopo il passaggio dei ladri

MONTEBELLUNA (TREVISO) - È finita in carcere, alla Giudecca, una ladra seriale che aveva fatto dei furti in appartamento la sua fonte di reddito. Ladra “trasfertista” che partiva da Padova per colpire le case di Montebelluna e di Caerano San Marco. È stata smascherata più volte dai carabinieri della locale stazione ed è stata condannata in diversi casi con sentenza passata in giudicato. Finchè è arrivata ad un cumulo di pena davvero ragguardevole: 4 anni e 2 mesi di reclusione.

I FATTI

È così scattato l’ordine di trovare la donna e nei giorni scorsi i carabinieri hanno rintracciato la 34enne, originaria del padovano, e hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale trevigiano. I 4 anni e 2 mesi sono la somma di una serie di condanne che la 34enne aveva raggranellato per cinque furti in abitazione commessi negli anni 2011, 2015 e 2017. La donna era conosciuta dai militari dell’Arma. Il suo modo di intrufolarsi nelle case era sempre identico. Sorvegliava il luogo dove voleva colpire e poi, quando non c’era nessuno, si introduceva nell’abitazione passando dalla porta principale, che sapeva forzare con estrema maestria. Una volta all’interno era abbastanza metodica. Si appropriava di denaro contante, di gioielli facilmente spendibili e poi si dedicava ai portafogli, oppure ai cassetti dove pensava venissero riposte le carte di credito. In effetti ne aveva trovata più di qualcuna nel corso delle sue scorribande.

E le aveva pure usate facendo una serie di acquisti di cui è rimasta traccia. Il lavoro delle forze dell’ordine era cominciato con la visione delle telecamere di videosorveglianza. Poi, riscontri, testimonianze. Alla fine era stato possibile addebitare i furti alla 34enne. Così, sono arrivate le altre due denunce a cui sono seguite altre due condanne. Non soltanto per furto, ma anche per uso indebito delle carte di credito. Il conto con la giustizia, a quel punto, si è fatto più pesante.

IL SINDACO

Il sindaco Adalberto Bordin commenta: «Un doveroso e sincero ringraziamento all’Arma dei carabinieri di Montebelluna che si dimostra attenta alla nostra sicurezza. Penso che il furto sia un reato odioso non solo perchè spariscono oggetti che sono spesso i ricordi di una vita, ma anche perchè è una violenza all’intimità domestica. Spero che la donna si faccia dal primo all’ultimo giorno in galera».

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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