Lo schianto, l'auto nel fosso, la morte di Chiara: Luigi dimesso dall'ospedale. «Ma per lui nulla sarà più come prima»

Sabato 17 Febbraio 2024 di Valeria Lipparini
Luigi e Chiara

VIDOR - La prognosi è stata sciolta e sarà dimesso nelle prossime ore. Luigi, il 24enne rimasto coinvolto nel tragico incidente d'auto a Colfrancui, che è costato la vita alla 25enne Chiara Bortoletto, sta molto meglio.

Almeno nel fisico. Lunedì 6 febbraio era stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Ca' Foncello, dopo che la Mazda Mx5 cabrio, dove era seduto nel lato passeggero, guidata da Chiara, era uscita di strada nel rettilineo in via Fraine, finendo nel fossato, ruote all'aria. L'abitacolo era stato sommerso dall'acqua e la vettura era stata recuperata da un camion munito di gru. Chiara aveva ancora la cintura di sicurezza allacciata. Ma era morta.

FERITO GRAVE
Luigi, invece, respirava ma presentava ferite giudicate gravissime dai medici. Poi, il suo giovane fisico e l'amore della sorella e del fratello, insieme ai parenti che lo hanno assistito giorno e notte, ha potuto più delle medicine. Il giovane era stato estubato due giorni dopo, e migliorava di giorno in giorno. I medici hanno giudicato il suo miglioramento tale da consentirgli di rientrare a casa quanto prima.

I FANTASMI
Ma se il fisico ha aggredito la malattia, adesso Luigi dovrà fare i conti con gli spettri di quello che è successo. «Psicologicamente avrà bisogno di aiuto» dice una persona a lui molto vicina. Dovrà affrontare la perdita di Chiara Bortoletto, un'amica con la quale condivideva il tempo libero, insieme alla passione per la montagna, gli spazi aperti e gli animali. «Andavamo spesso a camminare con il cane di Chiara e con il mio a guinzaglio» aveva ricordato una vicina il giorno dopo la tragedia. E dovrà fare i conti con l'incidente che in un attimo gli ha cambiato la vita. Chiara era al volante ma non aveva più il permesso di guida. Ci sarà anche questo aspetto da capire. Luigi ha superato la prima grande prova, lottando per sopravvivere alle profonde ferite del copro. Adesso dovrà affrontare la seconda, forse più lunga, battaglia per superare le ferite del cuore. Avrà accanto i fratelli che non lo hanno mai lasciato solo, i parenti e i colleghi di lavoro. «Forse sarà un percorso più lungo ma Luigi ha dimostrato di essere forte. Ce la farà ancora una volta» è convinto un suo parente. Sicuramente il compleanno che Luigi ha festeggiato il 14 febbraio scorso è stato particolare legato alla gioia per uscire dal letto d'ospedale, insieme alla tristezza di aver perso una cara amica.
 

Ultimo aggiornamento: 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci