RONCADE (TREVISO) - Agganciato e strangolato a morte da un cavo “impazzito” mentre percorreva in moto la Treviso Mare. È una morte assurda quella di Gastone Feltrin, imprenditore 64enne di Roncade, su cui sta indagando la polizia stradale. È caccia a chi ha perso la fune di plastica, di quelle usate per legare le rotoballe di fieno, che domenica pomeriggio si è trasformata in uno strumento di morte, complici le forte raffiche di vento. La Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e gli agenti stanno esaminando attentamente i filmati delle telecamere: sia di quelle posizionate lungo l’arteria, sia di quelle private. I filmati e gli accertamenti sui terreni agricoli circostanti avrebbero già restituito elementi utili a capire come il cavo fosse arrivato lì. Lì dove non avrebbe mai dovuto essere. Due le ipotesi al vaglio già da domenica: se la fune fosse caduta accidentalmente da un veicolo transitato poco prima (forse un trattore) o se sia “sfuggito” da qualche proprietà.
LA RICOSTRUZIONE
L’incidente è avvenuto poco dopo le 18 all’altezza del ristorante Perché: il cavo è comparso lì all’improvviso, attraversando la Treviso Mare e infilandosi anche in via San Rocco, dalla parte opposta dell’arteria che conduce a Monastier. È un tratto circondato dalla campagna. Nei campi non c’è traccia di balle di fieno. Secondo le ricostruzioni, un’estremità del cavo si sarebbe agganciata a un lampione e al guardrail a bordo strada mentre la parte centrale è rimasta sospesa sulla carreggiata, in balìa del vento. Un pericolo invisibile, sotto la pioggia battente. E letale, in cui si è imbattuto Feltrin. L’imprenditore stava tornando a casa sotto il diluvio in sella alla sua Harley-Davidson, una delle sue passioni. Mancava poco più di un chilometro quando, senza nemmeno accorgersene, è stato agganciato dal cavo, che gli si è attorcigliato attorno al collo fino a strangolarlo.
L’IMPRENDITORE
La morte, che più di qualcuno non ha esitato a definire da film dell’orrore, ha destato sconcerto e dolore sia a Roncade, dove l’imprenditore abitava, sia a Monasteier dove aveva sede la sua azienda, la Feltrin+Masrin di Monasteir. La ditta, fondata assieme al socio Renato Masarin è un polo d’avanguardia che da 30 anni sviluppa, ingegnerizza e produce componenti metallici collaborando con le principali realtà industriali del mondo dell’arredo e del design, come ad esempio Arper (di cui è proprietario il cugino Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo), Kartell, Kastel ed Estel. «Siamo distrutti - è il commento lapidario della famiglia - Gastone era sempre prudente, non riusciamo a capire come sia potuto succedere. Non si può morire così». Il cordoglio è trasversale e arriva da Roncade e Monastier, dal gruppo Alpini di Roncade, a cui Feltrin partecipava e dal mondo produttivo della Marca. «Non ci sono parole per una tragedia di questo tipo. Gastone Feltrin era una persona splendida, un grande imprenditore che amava il suo lavoro, i suoi dipendenti, e aveva a cuore la sua comunità. Ricordo che è stato anche sponsor per il servizio pedibus» lo ricorda la sindaca di Monastier Paola Moro, A cui fa eco il dolore della collega Pieranna Zottarelli, prima cittadina di Roncade: «Ci stringiamo alla famiglia in questo momento terribile».