SPRESIANO (TREVISO) - Ci sarà l'intero paese venerdì a dare l'addio al piccolo Eduard Bressaglia, morto a 4 anni, nell'incidente in auto, con la mamma al volante. Il saluto della famiglia è straziante. Parole cariche di amore e di un dolore che, probabilmente, il tempo non servirà a lenire.
Sono queste le parole con cui i genitori hanno voluto accompagnare l'annuncio del funerale, che sarà celebrato domani, alle 15, nella chiesa di Spresiano. Poi, il corpicino di Eduard sarà cremato.
La tragedia, un'intera comunità in lutto
La tragedia si è consumata sabato pomeriggio lungo la Pontebbana. Fatale per il piccino i traumi riportati nel violentissimo impatto della Bmw X1, condotta dalla mamma, contro un platano. Nicole, 34enne originaria della Repubblica Ceca, aveva perso il controllo del mezzo a causa di un colpo di sonno. La sera precedente allo schianto aveva portato il figlioletto in pronto soccorso, all'ospedale di Treviso, per una brutta bronchite. Non è riuscita a dormire un granchè. Ma quando, sabato, lo avevano dimesso si è messa in macchina per tornare a casa. Ha legato Eduard al seggiolino, nel sedile posteriore della sua Bmw X1, e si è diretta verso Spresiano, dove la famiglia abita in un appartamento in via Falcone. Quando, improvvisamente, all'altezza del supermercato Dpiù, ha perso il controllo dell'auto e si è schiantata contro un platano. «Ho preso sonno» ha detto disperata ai soccorritori. Quell'istante di black out è stato fatale al figlioletto. Il piccolo, estratto dall'auto accartocciata, era in fin di vita. È stato rianimato a lungo ma è spirato poco dopo in ospedale. La mamma, che ha riportato traumi leggeri, è stata tenuta a lungo in osservazione in ospedale. Più forte delle ferite è stato lo choc dal quale fatica a riprendersi. Il compagno Moreno le è stato sempre accanto. Il bar a Treviso è rimasto chiuso per lutto. E lui, con voce stanca, ha detto solo: «Non lascio sola Nicole, le sto accanto. Chiediamo a tutti solo silenzio e rispetto per il nostro enorme dolore». L'Usl, dal canto suo, è pronta a fornire aiuto psicologico all'intera famiglia. Mentre i familiari, gli amministratori di Spresiano, gli amici e i conoscenti tutti hanno alzato una barriera a proteggere i Brassaglia. Un dolore troppo grande che ha ammutolito l'intero paese dove sono molto conosciuti. «Tutto ci parla di Eduard, era un bambino vivace, che ha portato nelle nostre vite gioia e tanto amore» avevano detto i due fratelli acquisiti il giorno dopo l'incidente. Domani, l'ultimo saluto. Che riunirà l'intera comunità attorno alla famiglia provata da un dolore che non ha spiegazione.