Treviso. Neo mamme in Dad: lezioni da casa con il bebè per due studentesse

Giovedì 14 Dicembre 2023 di Mauro Favaro
Treviso. Neo mamme in Dad: lezioni da casa con il bebè per due studentesse

TREVISO - Seguono le lezioni da casa, attraverso internet, mentre si prendono cura del bebè. La didattica a distanza non viene attivata solo per gravi malattie, ma anche per supportare le giovanissime ragazze incinte o che hanno appena partorito. In una scuola superiore della castellana ci sono 2 studentesse neo-mamme, non ancora maggiorenni, che nel periodo della maternità hanno potuto continuare a seguire le lezioni sul proprio computer come se fossero in classe. L’istituto non ha avuto problemi ad attivare la cosiddetta Dad, almeno fino a quando il neonato non sarà un po’ più grandicello.

E anche altre scuole sono pronte a farlo in situazioni simili.

IL DATO

Oltre alla protesta andata in scena l’altro ieri davanti all’istituto Sartor di Castelfranco, non ci sono troppe difficoltà per il collegamento a internet: la Provincia sottolinea che il 90% delle 37 superiori del trevigiano (76 sedi) è raggiunto dalla fibra ottica, fermo restando che la gestione dei contratti di telefonia spetta alle scuole. «Non è stato un problema attivare la didattica a distanza per le ragazze incinte, nel momento in cui si è rivelata necessaria. Le nostre puerpere vengono messe in condizioni di frequentare anche da casa. L’importante, in generale, è che la scelta sia motivata e che non venga richiesta in modo sistematico. Devono essere situazioni eccezionali – spiega il preside della scuola dove studiano le due giovani mamme – ci sono state anche studentesse che sono venute a scuola con il bambino in carrozzina. Abbiamo messo a disposizione una stanzetta per l’allattamento. Si cerca in tutti i modi di favorire e agevolare. Dopodiché sono state dissuase dal tenere il bambino in aula, anche perché ci possono essere dei rischi a livello sanitario. Si lavora sempre per conciliare il tutto».

L’ORGANIZZAZIONE

La didattica a distanza in questi casi è più che mai personalizzata. Non è per forza sincrona. Nel senso che non ci si limita a 5 o 6 ore al giorno di “diretta” in streaming delle lezioni che i professori tengono in classe. C’è una parte così e una parte che prevede altri tipi di attività su materiali forniti ad hoc. «Siamo responsabili anche delle condizioni di salute di chi fruisce delle lezioni da casa – aggiunge il dirigente – non si dice a una persona di rimanere semplicemente incollata al monitor dalle 8 alle 13. Non si fa così. Le modalità della didattica a distanza, tra sincrona e asincrona, vengono definite caso per caso».

IN PROVINCIA

Le minorenni incinte che decidono di portare avanti la gravidanza non sono innumerevoli. Ma i casi non mancano. E vengono affrontati. L’anno scorso è successo anche al Besta di Treviso, poco prima della maturità. «Abbiamo avuto un lieto evento a scuola – rivela la preside Renata Moretti – in quel caso non è stato necessario attivare la Dad perché la studentessa si era portata avanti con lo studio e le verifiche. Poi è stata assente. E infine è tornata per gli ultimi giorni e per gli esami di maturità». In casi simili, comunque, se serve si è pronti a far scattare la didattica a distanza. Il Besta tra l’altro è all’avanguardia sul fronte delle tecnologie. «Creiamo sempre le condizioni per poter seguire le lezioni a distanza. Anche con la possibilità di dare computer in comodato d’uso – sottolinea la dirigente – il lockdown ci ha insegnato tante cose. Come istituto professionale che si occupa anche di commercio e servizi culturali dello spettacolo non possiamo essere sguarniti a livello tecnologico». Non ci sono difficoltà neppure al liceo scientifico Da Vinci di Treviso:«Usiamo stabilmente la Dad per le assenze superiori a 20 giorni, a fronte della richiesta della famiglia e di una certificazione medica – specifica il preside Mario Dalle Carbonare – il collegamento sincrono è possibile per tutte le ore di lezione. Più gli altri materiali che vengono definiti di volta in volta in base alle necessità analizzando ogni singola situazione». Discorso simile per quanto riguarda l’istituto enologico Cerletti di Conegliano. «Oggi non abbiamo casi. Mentre l’anno scorso avevamo attivato la Dad per degli studenti che purtroppo dovevano fare cure chemioterapiche. Ovviamente in modo compatibile con lo stato di salute – tira le fila la preside Mariagrazia Morgan – in quelle situazioni, in particolare, non avevamo attivato l’istruzione domiciliare ma proprio la didattica a distanza per non rischiare di portare altri problemi a chi era già debole».

Ultimo aggiornamento: 07:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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