TREVISO Una Terza Commissione Consiliare di importanti chiarimenti sulla politica dei rifiuti quella andata in scena ieri sera al Museo Bailo. Sul tavolo del Comune la richiesta del Partito Democratico di una revisione “al ribasso” delle attuali tariffe che Contarina applica su tutto il territorio. Troppo alto, infatti, il costo pro capite per famiglia secondo i democratici che hanno chiesto delucidazioni al Direttore di Contarina Michele Rasera e al direttore del consiglio di Bacino Priula Paolo Contò, i quali hanno però formalmente comunicato che i costi per i cittadini rimarranno invariati.
LA RICHIESTA
«A fronte delle numerose lamentele da parte dei trevigiani, oberati dai costi pretesi da Contarina – commenta la consigliera Antonella Tocchetto-, abbiamo invano proposto che le tariffe siano applicate alle effettive produzioni di rifiuti secondo il principio del «paga quanto produci». Una scelta che riconoscerebbe anche la virtuosità del Comune quale città record con l’86% di raccolta differenziata sul territorio. Alla fine, si tratterebbe di applicare un abbassamento di costi anche solo di pochi centesimi, ma pare non sia possibile». Nonostante le pressioni durante la riunione Contarina ha ribattuto punto su punto spiegando quanto le tariffe applicate siano in linea con i parametri di legge e, per questo, sostanzialmente intoccabili, blindate nell’ottica di un fondamentale equilibrio di bilancio. «Siamo rimasti delusi da questa presa di posizione di Contarina – afferma il consigliere Davide Acampora -, ma ne capiamo le motivazioni. E’ anche chiaro, però, che la filastrocca del “più ricicli, meno paghi” non è assolutamente veritiera, è un miraggio, soprattutto se si pensa che grazie al riciclo a monte dei cittadini il risparmio finale in bolletta è solo del 10%. Ad incidere, infatti, sono gli alti costi fissi che deve sostenere giornalmente l’azienda».