FARRA DI SOLIGO - «Sono disposto a dare una consistente ricompensa a chi mi darà informazioni sugli autori del furto o a chi mi farà rientrare in possesso dei gioielli che hanno rubato la notte di San Silvestro nella mia abitazione in via San Gallo a Soligo». Parole della vittima della razzia, Francesco Rigamonti, che, oltre al valore rilevante dei beni appartenenti alla moglie e alla figlia, ne sottolinea quello intrinseco, legato a ricordi o ricorrenze come battesimi, prime comunioni, cresime e matrimoni. «Se mi avessero rubato le biciclette, anche queste di un certo valore, mi sarebbe dispiaciuto lo stesso, ma sicuramente non così tanto come questi oggetti, che per me e tutta la mia famiglia rappresentavano dei momenti felici, importanti e indimenticabili».
IL RACCONTO
«Erano le 21.30 di San Silvestro quando, mentre ci preparavamo a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, mi suona il telefono che mi informava che nell’abitazione di Soligo c’era stata un’intrusione. Preoccupato, ho chiamato subito i miei vicini di casa perché andassero a controllare e nel frattempo anche la vigilanza con la quale sono sempre collegato mi ha informato che la centrale aveva rilevato un’intrusione, e che aveva mandato sul posto un metronotte e richiesto l’intervento dei carabinieri. Nel giro di pochi minuti la casa è stata circondata e ispezionata. Si sono accorti subito che una porta finestra al primo piano era stata forzata. Armi in pugno, le forze dell’ordine hanno iniziato a ispezionare tutta la casa, con la paura che i banditi fossero ancora all'nterno, ma hanno trovato soltanto un gran disordine in tutte le stanze e la cassaforte scassinata».
I SOSPETTI
«Vedendo il modus operandi - continua Rigamonti - era sicuramente una banda ben organizzata e composta da più persone: hanno aperto una grossa cassaforte e in pochissimo tempo, come fosse una scatola di cartone. Banditi senza paura e di una sfrontatezza unica: anche se l’impianto anti intrusione aveva azionato le sirene, hanno comunque portato a termine il lavoro, e poi si sono introdotti anche nelle due ville adiacenti alla mia, quella di Milvia Susanetto e Massimo Dozza, dove oltre ai consistenti danni agli infissi hanno rubato diversi preziosi. A questo punto voglio fare due appelli: dare una giusta ricompensa a chi sarà in grado di darmi delle informazioni sugli autori del furto e chiedo che vengano intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine perché ultimamente i malviventi stanno veramente passando al setaccio non soltanto le abitazioni ma anche i locali pubblici». Si sospetta che ci sia una banda che arriva da paesi dell’est per fare delle razzie nel fine settimana,aiutata da dei basisti che conoscono molto bene la zona.