Tangenziale, la Cassazione boccia gli autovelox, Ca’ Sugana: «Continueremo a usarli»

La Corte accoglie il ricorso di un automobilista: «Occhi elettronici non omologati». A rischio annullamento tutte le sanzioni fatte negli ultimi mesi

Venerdì 19 Aprile 2024 di Paolo Calia
Gli autovelox in tangenziale a Treviso

TREVISO - La Corte di Cassazione boccia gli autovelox della Tangenziale. E Ca’ Sugana corre il serio rischio di vedersi annullare tutte le multe staccate per eccesso di velocità: un colpo tremendo per il bilancio considerato che, nel 2023, l’incasso è stato superiore ai 5 milioni di euro. Per la Corte gli strumenti elettronici utilizzati dal Comune, e da un po’ tutti i comuni in Italia, non avrebbero l’adeguata omologazione del Ministero ma solo una generica autorizzazione. Una questione emersa col ricorso fatto da un professionista trevigiano multato perché beccato a correre a 97 chilometri orari quando il limite in Tangenziale è di 90.

Già nel primo grado di giudizio il giudice gli aveva dato ragione bocciando la multa. Il Comune ha poi fatto ricorso in Cassazione, che però ha confermato la bocciatura creando un precedente non da poco. Adesso tutti i giudici che riterranno non valide le multe fatte con quel tipo di autovelox avranno un validissimo punto d’appoggio.


I timori


La sentenza ha avuto un effetto deflagrante a Ca’ Sugana. «Siamo preoccupati - conferma il sindaco Mario Conte - siamo in contatto col Ministero alle Infrastrutture per capire se è possibile trovare un punto d’incontro tra la normativa e la necessità di garantire la sicurezza sulle strade oltre che difendere i bilanci dei comuni». E poi il dubbio: mantenere accesi gli autovelox in Tangenziale o spegnerli fino a quando non ci sarà un ulteriore chiarimento? Il sindaco era quasi rassegnato a dover bloccare tutto per evitare una pioggia di ricorsi. Ma, al termine di un giro di consultazioni tra ufficio legale e comando della Polizia locale, la posizione è cambiata. E l’amministrazione ha deciso di tirare dritto: «Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione - è la posizione ufficiale - fermo restando un maggiore approfondimento delle motivazioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la ditta che fornisce la strumentazione, si ritiene opportuno mantenere operativi i sistemi di rilevazione della velocità considerato che i termini per la eventuale notificazione delle sanzioni possono scadere successivamente all’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o auspicabili provvedimenti normativi o regolamentari». Tradotto: non si cambia.


La relazione


«È una sentenza che ci preoccupa molto - ribadisce Conte - che ci impedisce di garantire la sicurezza stradale e di limitare la velocità in quelle arterie considerate più a rischio. Una sentenza che però va analizzata in modo approfondito e che faremo nelle prossime ore sovrapponendola anche col nuovo Codice della Strada. Poi siamo pronti a chiedere un confronto col Ministero delle Infrastrutture per capire come si può agire per garantire i comuni che hanno già emesso un bilancio di previsione».

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 14:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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