MARENO (TREVISO) - Il corpo senza testa riaffiorato giovedì mattina in un canale di scolo è quello di Aninca Dota, la donna di 83 anni scomparsa nel 2020 da Santa Lucia di Piave. I carabinieri avevano ipotizzato fin da subito che si trattasse di lei ma la conferma è arrivata dal test del Dna e da una protesi all'anca. «Ho sperato fino all'ultimo di ritrovarla viva, ma così non è stato. Almeno adesso abbiamo dei resti su cui piangere» dice la figlia Melissa.
Il ritrovamento
Il corpo dell'anziana è riemerso giovedì mattina in una canaletta di via Distrettuale, vicino a un'abitazione. È stato riportato a galla dalle abbondanti piogge della notte, quando una tempesta ha flagellato la Sinistra Piave. L'acqua ha riempito i condotti dove il cadavere era rimasto imprigionato per tre anni, tanto da risultare in avanzato stato di decomposizione, senza testa e "saponificato", la condizione tipica dei resti rimasti a lungo immersi nell'acqua. «Abbiamo chiesto alle autorità di poter avviare le ricerche per recuperare anche la testa - spiega la figlia - ma non è possibile.
Il cordoglio
«È stato un duro colpo - racconta la figlia - perché io non avevo mai smesso di sperare che mamma fosse viva da qualche parte, ospitata magari da qualche sua amica. Anche se più passava il tempo più si riducevano le probabilità». Come è finita in quel canale? L'ipotesi più accreditata è il gesto volontario. Aninca, vedova e con due figli, negli ultimi anni non aveva fatto mistero della sua stanchezza di vivere. Ma nessuno aveva creduto davvero al proposito di farla finita, annunciato tra un discorso e l'altro, come fanno alcuni anziani soprattutto quando gli acciacchi dell'età iniziano a farsi sentire. «Forse aveva deciso di farla finita e si è gettata nel canale di proposito o magari si era allontanata per attirare l'attenzione e poi però è scivolata in acqua per sbaglio oppure colta da un malore - ipotizza Melissa -. La verità non la sapremo mai». Aninca Dota era scomparsa il 2 luglio del 2020, all'epoca 83enne. Si era allontanata da sola dalla sua abitazione, a Santa Lucia di Piave. Era stata proprio la figlia a denunciarne la scomparsa. Da allora più nulla, se non gli esiti negativi delle ricerche, fino a giovedì mattina, quando il maltempo ha messo la parola fine a un dramma rimasto in sospeso. Aninca aveva perso il marito da giovane e si era trovata con i due figli Melissa e Paolo da crescere. Aveva sempre fatto la casalinga: la sua è stata un'esistenza tranquilla, sfociata in un epilogo drammatico. La famiglia attende ora il nullaosta della procura per celebrare il funerale e dare una degna sepoltura all'anziana.