Vinitaly, 1500 bottiglie «inclusive» di Raboso del Piave dell'azienda Cecchetto di Vazzola

Giovedì 18 Aprile 2024 di Redazione Treviso
Vinitaly, 1500 bottiglie «inclusive» di Raboso del Piave dell'azienda Cecchetto di Vazzola

VAZZOLA (TREVISO) - Al Vinitaly anche le 1500 bottiglie "inclusive" di Raboso del Piave imbottigliate dai ragazzi disabili nell'azienda vitivinicola Cecchetto di Vazzola. Ad imbottigliarle sono stati i ragazzi e le ragazze di AIPD Marca Trevigiana in persona, con tanto di etichette personalizzate impreziosite da disegni e firme degli stessi giovani, nonché da tappi gentilmente forniti da Amorim Cork Italia. L’iniziativa è stata presentata durante il Vinitaly, cui l’associazione di Ponte di Piave partecipa da ormai 15 anni con uno stand dedicato all’interno del padiglione della Regione Veneto. «Siamo molto fieri di essere stati ospitati anche quest’anno nel padiglione della Regione Veneto in una manifestazione importante come il Vinitaly. Per questo non possiamo che ringraziare tutta la famiglia Cecchetto per la sensibilità e l’affetto che continua a dimostrare nei nostri confronti, nonostante sia ancora fresca e dolorosa la mancanza del suo capostipite - dichiara la presidente di AIPD Marca Trevigiana, Maria Grazia Lava -. Ringraziamo anche la Regione e il presidente Luca Zaia per aver riconosciuto la validità di questa iniziativa: anche in un settore trainante del nostro territorio come quello vitivinicolo può e deve esserci spazio per tutti i cittadini, anche quelli più fragili. Siamo orgogliosi dei ragazzi e delle ragazze che con questo progetto hanno saputo dimostrare impegno, capacità e passione».

La vendemmia sociale, la squadra di lavoro

Nella mattinata di sabato 6 aprile, la preziosa raccolta di Raboso del Piave dell’annata 2023 dedicata ad AIPD Marca Trevigiana era pronta per essere ufficialmente confezionata dai ragazzi e le ragazze dell’associazione di Ponte di Piave, attesi all’azienda vitivinicola Cecchetto. La squadra era composta da Michele e Stefano al riempimento bottiglie; Tommaso alla tappatrice; Michele alla capsulatrice; Nicola, Michael, Giuliano ed Erika al tavolo dedicato all’etichettatura. Una “macchina” ben oliata da 19 anni di esperienza ma anche molto allegra, che ha portato all’imbottigliamento di 1500 esemplari del tutto unici, ciascuno diverso dall’altro. Oltre all’etichetta “sul retro” prevista dalla normativa e con tutte le informazioni sul vino, sul fronte della bottiglia sono comparsi volti sorridenti, figure fantasiose, animali, elementi della natura e altro ancora, figli dell’estro creativo dei giovani protagonisti dell’iniziativa.

Il progetto

Un progetto che gli eredi del compianto Giorgio Cecchetto, scomparso lo scorso settembre, portano avanti con convinzione secondo una filosofia che va oltre la realtà aziendale e abbraccia l’intera comunità.

Questa vendemmia speciale infatti è frutto di un'idea di Cecchetto, che l’ha proposta fin dal primo anno di fondazione dell’associazione di Ponte di Piave – era infatti il 2004 – e che proprio a lui è dedicata nell’edizione 2023. Oltre alle etichette, infine, anche i tappi raccontano una storia di solidarietà: quella della Amorim Cork Italia, che ha sposato l’iniziativa di Cecchetto donando ai ragazzi e alle ragazze le proprie soluzioni di chiusura sostenibili e di qualità.

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