TREVISO - È partito il giro di vite riguardante i permessi per le ztl: i circa seimila ora in circolazione sono troppi. I primi a finire nel mirino della Polizia locale sono i pass rilasciati per le imprese addette alle manutenzioni, la tipologia più diffusa e che dà diritto a lasciapassare particolarmente elastici sia per quanto riguarda gli orari che i percorsi. Molti di questi però sono stati ottenuti dando informazioni sbagliate o palesemente false.
L’ESAME
La scorsa settimana Polizia locale e Ufficio Mobilità hanno fatto il punto sulle zone a traffico limitato e preparato un pacchetto di novità pensate per ridurre e razionalizzare il numero di pass. Come già anticipato, cambierà il principio di base: ogni permesso sarà collegato a un solo varco. In poche parole: si potrà entrare e uscire solo da un determinato varco. Non si potrà, invece, girare liberamente passando da una ztl all’altra come accade adesso. E questo varrà per residenti e commercianti, ma anche per gli accessi temporanei. Dall’analisi è emerso un problema: negli ultimi due anni è triplicato il numero di auto elettriche e ibride che, per legge, possono accedere senza vincoli alle Ztl. La questione è che gli occhi elettronici che leggono le targhe non distinguono il modello di macchina, se green o meno, ma solo se il mezzo è tra quelli autorizzati o no. E se non lo è parte automaticamente il verbale, che deve essere contestato per poi venire annullato. «Andremo ad aggiornare il sistema per riconoscere anche questo tipo di veicoli - annuncia Gallo - che ormai sono sempre di più e sono ammessi nelle ztl».
IL BLITZ
Altro problema da risolvere riguarda i corrieri, anche questi in costante aumento per via dell’e-commerce. Polizia locale e Ufficio Mobilità hanno predisposto un pacchetto di interventi per suddividere in fasce orarie l’ingresso nelle zone a traffico limitato di fornitori e corrieri. Intanto la vigilanza resta alta. Venerdì, verso le due di pomeriggio, quattro furgoni di corrieri di una ditta specializzata si sono dati appuntamento in piazza Duomo lasciando i mezzi in palese divieto di sosta. Una sfilza di furgoni tutti uguali lasciati a breve distanza nei pressi del Duomo, non poteva passare inosservato. E infatti gli accertatori della sosta e una pattuglia della Polizia locale, subito allertati, sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti. Risultato: multa per tutti (40 euro) e lettera di richiamo da parte del Comando con la “minaccia” di ritirare i pass per girare in centro. Infine la questione pilomat, i piloni a scomparsa con lettore di targa ormai utilizzatissimi per circoscrivere le ztl: arriveranno anche a Treviso e verranno installati per “blindare” il Calmaggiore. C’è solo un inconveniente da risolvere: all’inizio di via XX Settembre la loro collocazione è problematica perché la forma della strada rende difficoltosa proprio la lettura delle targhe. Problema che adesso l’azienda che gestisce i varchi elettronici dovrà risolvere.