TRIESTE - Ha sottratto alla Regione oltre 2 milioni di euro per giocarseli alle slot-machine. Il denaro lo prelevava falsificando le firme di alcuni dirigenti. Claudio Simonutti, triestino di 51 anni, verrà processato con rito abbreviato condizionato alla perizia (che stabilirà se l'uomo soffre di ludopatia) disposta dal Gip del Tribunale di Trieste Giorgio Nicoli allo psichiatra Bruno Norcio. La vicenda risale all'ottobre del 2012: Simonutti è stato licenziato dopo essere stato colto sul fatto a causa di una svista ossia per l'aver messo in pagamento due volte, ad un mese di distanza, lo stesso modello F24. Il suo compito era quello di disporre i pagamenti agli artigiani e quelli relativi alla gestione della manutenzione degli immobili. Dai controlli successivi è infatti emersa la condotta truffaldina dell'uomo che si intascava i soldi della Regione per giocarli alle slot in bar.
Per Simonutti le accuse sono quelle di peculato, falso e di evasione fiscale. Sempre nell'ottobre del 2012 sotto una pietra del giardino della Rotonda del Boschetto, gli investigatori avevano trovato un borsone contenente una somma ingente di denaro: 70mila euro nascosti dallo stesso funzionario regionale, oggi ex. A fiutare il salvadanaio di soldi prelevati in maniera illecita era stato un cane. Nell'ambito del procedimento, la Regione si è costituita parte civile con l'avvocato Mauro Cossina.
Ultimo aggiornamento: 17:50
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