Trieste e Vienna tornano partner
strategici: siglata l'intesa

Sabato 9 Aprile 2016 di Elisabetta Batic
Il sindaco Cosolino con il collega viennese Haupl
TRIESTE - Traffici ferroviari e portuali. Sinergie turistiche e letterarie. Progettazione e creazione di spazi pubblici. Tutto questo e molto altro è contenuto nel Protocollo d'intesa strategico che riallaccia ufficialmente i rapporti tra Trieste e Vienna (con Budapest e Praga furono le quattro grandi città dell'Impero Austro-Ungarico) siglato dai rispettivi sindaci Roberto Cosolini e Michael Häupl. Obiettivo è quello di una forte ripresa dei rapporti a tutti i livelli questa volta guardando al futuro ma senza scordare il passato: cinque gli ambiti di intervento ritenuti prioritari ossia le collaborazioni su progetti di Smart City per migliorare la qualità urbana e di vita dei cittadini puntando su soluzioni avanzate per la mobilità urbana, riduzione del traffico con maggiore pedonalità e ciclabilità ed efficienza energetica degli edifici,  progettazione e creazione di nuovi spazi pubblici con un occhio di riguarda alla conservazione dei centri storici e del patrimonio culturale (collaborando in tal senso anche per l'inserimento nel Patrimonio Mondiale Unesco) e ancora creazione di sinergie turistiche e di eventi letterari e musicali e la cooperazione tra i porti per intensificare in particolare il traffico di container e la logistica rivalutando e dando massima espressione alle potenzialità dei collegamenti ferroviari Trieste-Vienna.

Il borgomastro viennese ha rimarcato l'importanza del documento sottoscritto anche alla luce delle grandi trasformazioni e mutamenti demografici che le rispettive cittàstanno conoscendo (Vienna è  aumentata di 43 mila abitanti in un solo anno) e che comportano necessari adeguamenti strutturali, in primo luogo nel sistema delle tutele sociali, in quello educativo, nella mobilità. In grande rilievo è stato poi posto da Häupl, il tema della portualità e delle possibili rilevanti collaborazioni fra le Autorità Portuali di Vienna, quale principale scalo fluviale dell'Europa Centrale sul Grande Danubio e pertanto punto d'incontro fra le economie di numerosi Paesi, dalla Germania al Mar Nero, con contatti fino ad Amburgo e Rotterdam e di Trieste quale porto marittimo più vicino.



 
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