Crisi, la "ricetta" di Confindustria veneta:
«Operai, lavorate gratis per 5 giorni»

Sabato 13 Agosto 2011 di Alda Vanzan
Andrea Tomat (www.cislveneto.it)
VENEZIA - Cinque giorni di lavoro gratis per cinque anni. il "sacrificio" che Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto, chiede ai lavoratori per contribuire a far uscire il paese dalle secche e partecipare al rilancio. «Altrimenti affonderemo un pezzo alla volta, com’è successo finora».



I sacrifici, dice Tomat, li devono fare tutti.
La politica in primis, che deve «dimezzare» i suoi costi e ridurre i livelli di governo. Il capitale, che sarà colpito dalla manovra presentata ieri dal Governo. Ma anche i lavoratori. È quello che Tomat chiama «l’asse capitale-lavoro-politica».



Presidente Tomat, il presidente del consiglio regionale del Veneto ha annunciato una stretta sui costi della politica, dalle indennità ai vitalizi fino al personale. Basterà? «Ho letto l’intervista del presidente Clodovaldo Ruffato e ho apprezzato i suoi propositi, così come già avevo trovato giusto il richiamo della capogruppo del Pd Laura Puppato di legare al modello europeo la rappresentanza dei consiglieri regionali. Uno ogni centomila abitanti, si è detto, quindi cinquanta consiglieri regionali. Ma secondo me il Veneto, che già ha costi della politica inferiori ad altre Regione, deve fare di più. Un consigliere regionale ogni 120mila abitanti, fermiamoci a 40 eletti, dimostriamo una volta ancora di fare un passo avanti rispetto agli altri. Ma si può fare dell’altro».



Ossia?

«I costi della politica non sono solo quelli regionali, bisogna concentrarsi anche sul livello dei Comuni e delle Province. Abbiamo troppi Comuni con pochi abitanti: devono unirsi, aggregarsi, fondersi per pesare meno sui costi e dare di più ai cittadini in termini di servizi. Sotto la Regione deve esserci un unico livello di governo».



Vuol dire abolire le Province? Fare le città metropolitane? «I nomi non mi interessano: che siano aggregazioni di Comuni o "aree vaste", deve esserci un unico ente territoriale sotto la Regione. L’obiettivo deve essere di dimezzare i costi della politica».



Lei dice che il Veneto deve galoppare più delle altre Regioni. Riguarda anche le imprese? «Riguarda tutti, anche i lavoratori».



In che senso? «La manovra che arriva dal Governo prevede un contributo straordinario da parte di chi ha maggiore disponibilità di reddito. Secondo me anche i lavoratori possono fare la loro parte. La mia proposta è che regalino 5 giorni lavorativi all’anno per un periodo limitato, diciamo 5 anni».



Scusi, i lavoratori, gli operai, gli impiegati eccetera dovrebbero lavorare cinque giornate e devolvere lo stipendio a chi? Allo Stato per risanare il debito pubblico? O al proprio datore di lavoro? «All’impresa per cui lavorano, ma si può anche decidere di mettere qualcosa in un fondo. Ma chiariamo subito: non bisogna guardare alla singola azienda, ma al "sistema". Cinque giornate lavorative consentirebbero di aumentare la produttività e la competitività per le imprese, si riuscirebbe ad abbassare i costi dei prodotti, anche ad ampliare le possibilità di aumentare le assunzioni».



Non pensa che i sindacati la "fucilirebbero"? «Io ne parlerei subito con i sindacati. Teniamo presente che già oggi c’è un numero elevato di giorni di ferie, da 25 potrebbero passare a 20 col sacrificio: non se ne accorgerebbe nessuno».



L’aveva già detto a inizio anno. «Già, quando gli indicatori lasciavano pensare a una ripresa. Adesso i sacrifici li dobbiamo fare tutti, se ragioniamo in un’ottica corporativa da questa situazione non ne andremo fuori».



E la parte delle imprese quale sarebbe? «Le aziende pagano già il 60% di imposte».



Perché fa questa proposta? «La possibilità di rovesciare la situazione in cui ci troviamo c’è, ma si deve marciare tutti nella stessa direzione: la politica deve dimezzare i costi, chi ha maggiori disponibilità di reddito è chiamato a un contributo straordinario. Ecco, io chiedo al mondo del lavoro di partecipare all’obiettivo di rilanciare il paese».
Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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