E adesso spuntano le borseggiatrici
incinte: «Intoccabili per il loro stato»

Martedì 30 Luglio 2013 di Tullio Cardona
Turisti in centro a Venezia (foto archivio)
VENEZIA - Dopo vent'anni siamo stanchi: la situazione, invece di migliorare, peggiora di giorno in giorno. Il comitato "Cittadini non distratti" esterna tutta la sua insoddisfazione per come in citt viene trattata la microcriminalit: i borseggi aumentano in modo esponenziale e, con l'aumento dei turisti, si rileva incredibilmente una diminuzione dei controlli da parte delle forze dell'ordine.



Ai "Non distratti" si affiancano anche i commercianti dell'area marciana: «La nostra è una grande rete - raccontano - che abbraccia sia San Marco che la Stazione, l'Accademia e Strada Nova. Il vecchio questore Lorenzo Cernetig ne approfittava e ci convocava mensilmente per prendere atto della situazione ed attuare provvedimenti. Ora tutti sembrano far finta di non vedere».



Anche i "Non distratti" se la prendono con polizia, municipale e carabinieri. «Non siamo noi che dobbiamo sempre intervenire per difendere veneziani e turisti - accusa Franco Dei Rossi -, c'è gente che viene pagata per controllare il territorio. Una volta c'erano "i falchi", agenti antiborseggio provenienti da Mestre; adesso non si vede nessuno e quando sorprendiamo in flagranza i borseggiatori, alle forze dell'ordine diamo quasi fastidio: devono redigere il verbale, custodire il reo in cella di sicurezza, controllarne la provenienza; purtroppo ben sapendo che dopo poche ore torna a piede libero. Così la soluzione migliore è che non siano sporte denunce, oppure che si parli genericamente di "smarrimento del maltolto".



Il comitato e i commercianti indicano ben 16 ragazze incinta, per la maggior parte bulgare, che si aggirano per Venezia rubando portafogli ed aprendo borsette: il loro stato le rende intoccabili. Ieri ne è stata bloccata una con le mani nel sacco (aveva "prelevato" il cellulare di una famiglia tedesca) e consegnata ai carabinieri, i quali hanno accertato come la donna avesse numerosi simili precedenti a Milano. «Per difendere i turisti e la stessa immagine di Venezia arriviamo anche alla colluttazione con i ladri - conclude Dei Rossi - ma ora basta. Come ultimo atto stiamo fotografando le borseggiatrici e stamperemo i loro volti su fogli d'avvertimento in giro per la città. Chiediamo due agenti antiborseggio al mattino e due al pomeriggio, oltre alla sorveglianza nei bus della terraferma, dove ogni giorno i passeggeri verngono "alleggeriti". Non capiamo perché a Jesolo siano stati inviati rinforzi di pubblica sicurezza, e a Venezia, con tutto il turismo esistente, il controllo latiti».
Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci