JESOLO - Certezze sugli spostamenti per gli ospiti stranieri e sull’applicazione dei protocolli sanitari. Avvio della stagione, non basta la soddisfazione di aver indicato il 15 maggio come una data certa per l’apertura delle spiagge. A mancare sono le indicazioni per l’accoglienza dei turisti stranieri, oggi autorizzati ad arrivare in Italia solo per motivi di lavoro.
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Da settimane tutta la costa veneziana è in fermento grazie ad un crescente interesse sia dal mercato interno che estero, con un vero e proprio boom di prenotazioni che sta coinvolgendo tutte le città balneari, da Cavallino-Treporti a Bibione, passando per Jesolo, Caorle e Sottomarina. In cima alle prenotazioni ci sono i mesi di luglio e agosto, ma le indicazioni - e questa è la novità dell’ultime ore - sono buone anche giugno e perfino per gli ultimi dieci giorni di maggio, ovvero per il periodo di Pentecoste, festività particolarmente cara ad austriaci e tedeschi. Positive, quindi, le prenotazioni che si stanno registrando negli hotel e nei camping. Ma anche negli appartamenti tra residence e alloggi estivi, con un boom di richieste dal primo luglio fino a settembre inoltrato, anche da ospiti provenienti nord Europa e prezzi in linea con lo scorso anno, come ha confermato Alessandro Simonetto presidente provinciale Fimaa-Confcommercio. Una circostanza che potrebbe consentire di prolungare la stagione. Ma senza regole certe per gli spostamenti internazionali, tutto rischia di essere vanificato e le aperture di essere virtuali o comunque limitate al solo mercato regionale.
«Stiamo registrando delle ottime risposte – spiega Francesco Berton, presidente di Assocamping Cavallino-Treporti - c’è voglia di vacanza ed è testimoniato dalle prenotazioni. Da parte nostra siamo pronti ad accogliere i nostri ospiti, con la certezza che, oltre alla consueta ospitalità, servizi ed eccellenze, troveranno il massimo rispetto dei protocolli, per una vacanza in sicurezza da ogni punto di vista».
Ed è per questo che al governo viene ribadita la necessità di garantire la libera circolazione e di aprire ai turisti stranieri, ricordando che proprio Cavallino-Treporti (come anticipato nei giorni scorsi), lo scorso anno ha registrato 2 milioni e 700 mila presenze senza che sia risultato un caso di contagio. «Il nostro litorale – prosegue Berton - vista la tipologia di attività completamente all’aria aperta, è la nostra “isola” covid-free”. La vacanza balneare nel senso più ampio è la vacanza all’aria aperta, siamo pronti ad ospitare chi vorrà raggiungere le nostre strutture. Rimane da chiarire cosa potranno fare gli ospiti stranieri per metà maggio: ci si potrà muovere all’interno dell’Unione Europea? E, nel caso, a quali condizioni?».
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Altro punto ancora poco chiaro e sul quale Assocamping chiede di avere risposte quanto prima: il cosiddetto “green pass”. «Sarà sufficiente un tampone – prosegue Berton - per capire se un ospite è negativo e, quindi, può arrivare in struttura, oppure saranno messi altri paletti? Questo è importante capirlo e ce lo chiedono i nostri ospiti, perché le prenotazioni ci sono e non si registrano cancellazioni; ma è evidente come i nostri stessi ospiti stiano attendendo dei chiarimenti in merito».
Sulla stessa scia è arrivata la presa di posizione di Alberto Maschio, presidente dell’Associazione jesolana albergatori e coordinatore di Federalberghi Spiagge Venete: «L’interesse anche dagli ospiti stranieri – ribadisce Maschio – è confermato, ora però servono dei chiarimenti, a partire dagli spostamenti dall’estero. Chiedo: il “pass” servirà solo per passare da una regione con colore diverso oppure verrà usato in tutta Europa? E nel caso con quali modalità? Noi non lo sappiamo, se vogliamo far ripartire il turismo va garantita la mobilità alle persone. Le regole vanno bene ma devono essere chiare a tutti». Ad essere ribadito è il grande impegno a livello di protocolli attuato lo scorso anno e confermato per questa stagione: «In uno scenario di generale incertezza – conclude il presidente Aja – abbiamo garantito un alto livello di servizi».