MARTELLAGO - Si è salvata solo la fede nuziale perché la porta al dito: tutto l'oro di una vita, per un valore venale di svariate migliaia (se non decine di migliaia) di euro, per non parlare di quello affettivo, e duemila euro in contanti "spazzolati". I ladri sono tornati a colpire duro ma stavolta l'ennesimo furto in abitazione, perpetrato nel tardo pomeriggio di lunedì, fa ancora più rabbia perché commesso ai danni di una signora ottantasettenne, vedova, che abita da sola in un appartamento al secondo piano di una palazzina di via Guardi, zona residenziale nel centro di Maerne.
L'AZIONE
I malviventi, che hanno tentato di penetrare anche in altri alloggi dell'edificio, di nove unità abitative, erano almeno in due e avevano il volto travisato: un'altra condomina infatti prima ne ha incrociato uno poco prima delle 19 nel cortile condominiale, correndo a chiudersi in casa, e poi, sporgendosi dalla finestra, ne ha visto anche un altro scavalcare la recinzione esterna con il complice e fuggire.
CONTANTI
Hanno infranto il vetro di una porta finestra, sono entrati e hanno messo a ferro e fuoco l'abitazione rovistando in ogni stanza, mettendo a soqquadro armadi e cassetti e trovando presto "il malloppo". Hanno arraffato duemila euro in contanti che la povera pensionata aveva appena prelevato dai suoi risparmi per effettuare dei pagamenti e che aveva riposto in un cassetto della camera da letto e hanno trovato e ripulito anche tutti i suoi gioielli, collane, anelli, bracciali, orecchini. Pensando che le immagini sacre che vi erano raffigurate fossero laminate in oro, hanno persino staccato dalla parete e asportato due quadri. «Mi hanno portato via tutto l'oro di 62 anni di matrimonio: mio marito mi regalava sempre qualcosa - lamentava il giorno dopo l'anziana, ancora scossa - Solo la fede nuziale mi è rimasta».
E' stato infatti un colpo al cuore per l'ottantasettenne vedere al suo rientro, alle 18.45, il disastro lasciato dai ladri in casa e, soprattutto, non trovare più i soldi e gli oggetti a cui era così legata. Non le è rimasto che chiamare in auto la figlia e i carabinieri e l'indomani sporgere l'ennesima denuncia di furto in caserma.