Cacciari: era impossibile
per gli enti locali fare controlli

Mercoledì 4 Giugno 2014
Giorgio Orsoni con Massimo Cacciari
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VENEZIA - «Le mie posizioni sono da molto tempo conosciute: da sindaco, durante i governi Prodi e Berlusconi, avviai un processo di verifica ed in tanti passaggi ebbi modo di ripetere, senza essere ascoltato, che le procedure assunte non permettevano alcun controllo da parte degli enti locali e che il Mose si poteva fare a condizioni più vantaggiose».



Così l'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, intervistato da Radio Città Futura, subito dopo la notizia dell'ondata di arresti disposti dalla procura di Venezia. «Sì, ammetto - dice - sono stupito. Ho sempre contestato le procedure assunte per dare il via ai lavori del Mose, ma non pensavo certo a provvedimenti della magistratura nei confronti dell'attuale sindaco». Negli anni del governo Prodi, all'ultima riunione del Comitatone, che diede il via libera al proseguimento dei lavori del Mose - ricorda Cacciari - fui l'unico a votare contro, con il solo sostegno di una parte del centrosinistra. Da allora non me ne sono più interessato».
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