Il Consorzio decideva la nomina
anche del magistrato alle acque

Domenica 8 Giugno 2014
Giovanni Mazzacurati
VENEZIA - «Signorini va bene?». «Molto bene».
I vertici del ministero delle Infrastrutture chiedevano al presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati se la nomina del presidente del magistrato delle acque di Venezia, cioè proprio il soggetto che doveva controllare l'operato del Cvn, fosse di suo gradimento. È una telefonata tra l'uomo al vertice del Sistema operante in Laguna e Ettore Incalza, capo della struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e figura centrale nel dicastero, a far comprendere quando fosse 'rodato' il meccanismo messo in piedi per controllare i controllori e averli dalla propria parte. La telefonata e del 24 maggio dell'anno scorso e si colloca nel momento in cui bisogna nominare il successore dell'ingegner D'Alessio, funzionario che aveva sostituito Cuccioletta e la cui nomina era stata osteggiata senza successo da Mazzacurati. È Incalza a chiamare l'ingegnere. "...ti volevo dire che...per quanto riguarda...il nuovo...magistrato verrà...Signorini. Va bene?". «Ah bene, molto bene» risponde Mazzacurati. Qualcosa però si inceppa tanto che il 12 giugno la segretaria Ornella Malusa chiama Mazzacurati e gli dice che lo ha cercato Incalza. «È sempre col ministro...Però volevo dire che pare che sia tramontata l'idea di mettere Signorini là a Venezia...invece hanno sentito parlare di Fabio Riva...che a lei andava bene?». «No, no assolutamente - risponde l'ingegnere - non va bene...è una persona...è un mezzo disastro...» La contrarietà viene immediatamente trasferita a Incalza: "...ecco perché Signorini andrebbe benissimo". Il funzionario delle Infrastrutture cerca a quel punto una scappatoia: «e lo so però no no no non quello che Riva non c'entra niente. Va bene?». Allora Mazzacurati è ancora più diretto: «quello di Riva non va bene ecco...è un uomo fatto in un certo modo». Perché Mazzacurati volesse Signorini e non Riva, lo spiegano bene i Pm nella richiesta d'arresto. «Nell'anno 2011 il Cvn ha organizzato accollandosi integralmente le spese di una vacanza in Toscana dell'intero nucleo famigliare di Signorini», all'epoca dei fatti funzionario Capo Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio". Il no a Riva, invece, «lo si può comprendere dall'attività di intercettazione svolta nel febbraio 2013 che documenta come subito dopo il proprio arrivo il dottor Riva abbia cercato di modificare le procedure di assegnazione delle opere provocando la preoccupazione» dei consorziati.(
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