Mestre. Esplode il quadro dei contatori, palazzina evacuata: 34 persone in strada in piena notte

Lunedì 12 Febbraio 2024 di Davide Tamiello
Mestre. Esplode il quadro dei contatori, palazzina evacuata: 34 persone in strada in piena notte

MESTRE - A dare l’allarme è stato un inquilino che non capiva perché non funzionasse più la televisione.

A dire il vero un botto c’era anche stato, ma a quello non aveva dato troppo peso. Quando ha aperto la porta e ha visto il fumo, però, ha capito che qualcosa era successo. Per l’esattezza un principio d’incendio, partito dall’esplosione del quadro elettrico del condominio al civico 34 di via Cavallotti. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco, il personale della polizia locale e le ambulanze del Suem. Fortunatamente, nessun ferito: il fumo si è propagato nel vano scale del condominio e, un po’ alla volta, ha iniziato a entrare nelle case. I pompieri hanno evacuato i tre appartamenti con all’interno ben 34 persone, tre famiglie bengalesi, anche perché erano rimaste ovviamente senza corrente. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e arieggiato i locali in attesa dell’arrivo del personale dell’Enel per il ripristino della rete e per le verifiche del caso a eventuali difetti strutturali. I danni all’impianto (come testimoniano le foto di Giampaolo Conte, residente della zona) sono ingenti. I pompieri verificheranno, nelle prossime ore, con un sopralluogo tecnico, che cosa possa aver scatenato l’esplosione del quadro: se la causa possa essere legata a un’anomalia dell’impianto o se possano aver influito degli atteggiamenti inadeguati nella manutenzione o nella gestione del contatore. Nessuna delle 34 persone è stata portata in ospedale, non appena è rientrato l’allarme e le case sono state dichiarate agibili, sono potuti rientrare nelle loro abitazioni.

IL PRECEDENTE

Un episodio analogo (ma con numeri ben superiori) era avvenuto domenica 7 gennaio alla “Nave 1” di Altobello. Anche quel pomeriggio (l’allarme era scattato intorno alle 17) aveva preso fuoco il vano contatori del maxi complesso residenziale dell’Ater. Anche in quel caso gli appartamenti erano rimasti al buio e al freddo e quindi erano state evacuate ben 32 famiglie. Erano stati alcuni inquilini ad accorgersi di quanto stava succedendo: l’odore di bruciato e il fumo denso che stava cominciando a intasare la tromba delle scale. Si erano precipitati fuori e avevano visto che l’origine del rogo era appunto nella sala trasformata in una piccola centrale elettrica a servizio di tutti gli appartamenti. Le fiamme avevano causato un totale black out. Si era stimato allora che a provocare la scintilla iniziale fosse stato un corto circuito. 
Per erogare nuovamente l’energia elettrica i tecnici di Enel avevano dovuto lavorare a lungo. Nel maxi condominio (che conta 40 famiglie e che dovrà essere svuotata, su decisione dell’Ater, per procedere a un successivo restauro o demolizione) era già successo che venissero evacuati gli inquilini. Una sera del maggio del 2019, infatti, erano stati sgomberati cento appartamenti a causa di una fuga di gas.

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 09:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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