VENEZIA - Hanno girato i volanti che abbassano le saracinesche in acciaio delle valvole.
IL MEGA CANTIERE
Traguardo storico per il mega intervento che il Provveditorato sta portando avanti attraverso il Consorzio Venezia Nuova, con la direzione lavori di Thetis. Il primo lotto, affidato al gruppo di imprese capitanato da Salmistrari, con Rossi, Kostruttiva, Errico, è alle battute finale. Circa 8 milioni di lavori per il recupero di parte della rete di cunicoli e il posizionamento delle tre valvole destinate a bloccare la risalita delle maree. Il meccanismo è quello già in uso per il nartece e la barriera provvisoria a protezione della Basilica. In questo caso, però, essendoci più spazio, sono state utilizzate valvole più tradizionali, a ghigliottina, simili a quelle dei canali agricoli, ma ovviamente realizzate su misura, in acciaio resistente al salso. Le prove dell'altro giorno pare abbiano soddisfatto tutti. Oggi inizierà la posa anche della terza valvola, nel pontiletto di fronte al Todaro. Una collocazione provvisoria che sarà rivista con i lavori del secondo lotto, quando verrà sistemato il molo frangi-onde e un nuovo pontile dove sarà definitivamente posizionato lo sbarramento. Se ne riparlerà in autunno.
LA RIVA DA PROTEGGERE
Intanto, da maggio, si lavorerà all'automazione del sistema di valvole, dotando ognuna di motore e quadro di controllo. E nel primo lotto rientra anche la protezione della riva tra Palazzo Ducale e ponte della Paglia: la più bassa della Piazza, con i suoi 86 centimetri. Vista la particolare delicatezza del luogo, nell'impossibilità di alzare il selciato, sarà inserita una barriera in acciaio rimovibile. Le imprese contano di completare tutti questi interventi per metà giugno. E già entro il 20 aprile libereranno dal loro cantiere tutta la parte centrale della Piazza.
IL NODO GESTIONE
Uno stadio avanzato di lavori, che garantirà una prima messa in sicurezza della Piazza, ma tutta da gestire. Il sistema di valvole consentirà, infatti, di eliminare da subito le acque alte, ma servirà un accordo tra i vari soggetti per azionarle rispetto ai livelli di maree. Vista l'esperienza della barriera di San Marco, per cui la discussione sulla gestione è ancora in corso, un nodo da non sottovalutare.