SANTA MARIA DI SALA - Un'imprenditrice di Santa Maria di Sala che si era rivolta a Veneto Banca nel novembre 2014 per avere un finanziamento di 10mila euro si era vista offrire un prestito più “ricco” di 4mila euro a condizioni apparentemente più vantaggiose.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un meccanismo, denuncia ora l'Adico, che nascondeva l'extra “pagato” in azioni della banca di Montebelluna impegnata in quel momento a rastrellare a sua volta denaro da soci, clienti e potenziali clienti per cercare di mettere in sicurezza i propri conti. S. P. l'imprenditrice dell'entroterra veneziano ha avviato una doppia azione nei confronti di Veneto Banca. Da un lato un'iniziativa giudiziaria per rivalersi sull'istituto di credito oggi presieduto da Pierluigi Bolla, dall'altro una tutela attraverso l'Adico finalizzata alla restituzione del capitale investito per il quale l'associazione di difesa dei consumatori ha già avviato alcuni tentativi di mediazione.