VENEZIA - È il leghista Fabiano Barbisan, con 166.419 euro, il Paperone del Consiglio regionale. L'imprenditore di Portogruaro supera anche il collega di partito Francesco Calzavara, che invece è il più ricco della Giunta con 131.776 euro. I dati risultano dalle dichiarazioni dei redditi degli inquilini di Palazzo, che insieme alle situazioni patrimoniali sono state pubblicate sull'ultimo Bur ed evidenziano anche i casi di due politici a zero euro, quali il veronese Marco Andreoli (Liga Veneta) e la padovana Elena Ostanel (Il Veneto che vogliamo).
GLI IMPORTI
Venerdì attraverso il Bollettino ufficiale della Regione sono state divulgate le denunce presentate all'erario nel 2020 e relative dunque agli imponibili prodotti nel 2019.
GLI IMMOBILI E I MOTORI
Al di là delle somme, sono poi visibili le proprietà immobiliari. La maggior parte dei consiglieri e degli assessori dichiara di possedere la prima abitazione, spesso con annesso garage, a volte con qualche podere. Qualcuno è proprietario o comproprietario anche di case nelle località di villeggiatura, come Rocca Pietore per l'assessore Federico Caner e Jesolo per il capogruppo Villanova. Ma non sempre si tratta di investimenti redditizi: alla leghista Silvia Cestaro è intestato un «fabbricato inagibile» a Selva di Cadore, paese colpito da Vaia, in quanto appunto «rudere post alluvione». Alcuni specificano qualche particolarità: per esempio nelle file di Fdi l'assessore Elena Donazzan è titolare di «terreni agricoli seminativi» e il consigliere Enoch Soranzo detiene quote di una «unità alberghiera». Tra le curiosità sul fronte delle auto, invece, brillano le Jaguar dei leghisti Giulio Centenaro ed Enrico Corsi. L'assessore Bottacin, noto appassionato di motori, ne dichiara sette. La più storica è la Vespa del 1976 del collega di partito Nazzareno Gerolimetto, mentre il suo conterraneo Roberto Bet ha una Fiat 500: a lui era passato il mitico esemplare giallo che in precedenza apparteneva al presidente Zaia.
GLI EX
Sono allegate al Bur pure le dichiarazioni reddituali e patrimoniali dei consiglieri che non sono stati rieletti nel 2020, tranne quelle dei fratelli veronesi Andrea Bassi e Massimo Giorgetti. Fra gli ex, al vertice c'è il leghista bellunese Franco Gidoni, con 154.352 euro.