VENEZIA - Tensione, oggi, in Piazza San Marco a Venezia per il 25 aprile tra no global e nostalgici della Serenissima. Solo scontri verbali e situazione subito sedata e poi controllata dalle forze dell'ordine. I venetisti nostalgici della Serenissima, da anni, in occasione del 25 aprile, scendono a Venezia per la festa del patrono - San Marco - con bandiere che riproducono il Leone alato simbolo dell'evangelista e della città. La loro presenza è sempre stata contestata ma mai osteggiata in un giorno che è comunque di festa. Da parte loro i no global quest'anno hanno deciso di contestare questa presenza e sono giunti anche loro con la bandiera di San Marco, ma con la testa del leone incappucciata. I no global hanno steso uno striscione e urlato una serie di slogan tra cui «il 25 aprile non è una ricorrenza ora e sempre resistenza». La loro presenza ha indispettito qualche venetista e sono volati degli insulti tra le due fazioni (molto più numerosa quella dei "nostalgici" della Serenissima sull'ordine delle centinaia di persone) ma poi il tutto è rientrato.
IL 25 APRILE A VENEZIA: CINQUEMILA IN CITTA' - MESSA SOLENNE E BOCOLO
Per il 25 aprile Venezia è stata presa d'assalto da almeno 5mila tra italiani e stranieri (70mila per il ponte festivo) ma per la città lagunare è stato soprattutto il giorno di San Marco, il santo patrono, con messa solenne in Basilica e il dono del "bocolo", ovvero il bocciolo di rosa che gli innamorati offrono alla propria compagna secondo un'antica tradizione.
Deposte corone e momenti di riflessione nei luoghi simbolo della resistenza davanti alle lapidi dei caduti o al ghetto ebraico dove un gruppo musicale ha suonato, tra l'altro, la colonna sonora de "La vita è bella".