Venezia. Infrazioni del Codice di navigazione: la polizia locale potrà multare anche nelle acque della laguna

Venerdì 19 Luglio 2019
Venezia. Infrazioni del Codice di navigazione: la polizia locale potrà multare anche nelle acque della laguna
VENEZIA - La Polizia locale di Venezia potrà multare chi viola il Codice della navigazione anche nelle acque della Laguna che sono di competenza del Provveditore alle opere pubbliche, l'ex Magistrato alle Acque - non di competenza comunale - senza il rischio che vengano poi annullate. Lo prevede un accordo di cinque anni, sottoscritto oggi dopo il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza, alla presenza del prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, del sindaco Luigi Brugnaro, e del referente per le strutture del Provveditorato, Valerio Volpe.

«Il Protocollo - ha spiegato Zappalorto - servirà a dare effettività alle sanzioni amministrative che finora venivano erogate dalla Polizia locale in un ambito che non era di competenza del Comune, con la conseguenza che i ricorrenti avevano gioco facile ad ottenerne l'annullamento. L'atto odierno è la dimostrazione della volontà di tutte le Istituzioni di voler collaborare con il Comune di Venezia per il controllo del moto ondoso».

Il bacino lagunare, esteso per 55 mila ettari, con oltre 6.000 chilometri quadrati di canali, è per la stragrande maggioranza all'interno del territorio comunale di Venezia. Le multe per superamento dei limiti di velocità in laguna sono 1.500 all'anno. La Polizia locale verrà delegata non solo a erogare la contravvenzione, ma anche a effettuare le successive attività amministrative, applicare le sanzioni e riscuotere il dovuto.

Per Brugnaro «possiamo finalmente essere incisivi nei provvedimenti che adottiamo contro il moto ondoso.
La procedura diventa rapida e le multe esigibili». Il primo cittadino ha inoltre sottolineato l'avvio anche per il 2019 dell'operazione «Onda zero» per il controllo e il monitoraggio del traffico acqueo, per il quale l'amministrazione ha acquistato quattro nuove imbarcazioni e dirotterà un consistente numero di agenti previsti dal Piano occupazionale 2019/2020.
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