Rocio Munoz Morales è la "compagna guerriera” di Raoul Bova.
Rocio Munoz Morales, il racconto della storia con Raoul Bova
Una donna bella, forse troppo. E la bellezza «l’ho vissuta come un limite, perché sempre sottoposta al giudizio che altri davano della mia persona. C’è sempre un preconcetto». Un amore ancora senza un contratto. Quello del matrimonio. «Ma noi siamo sposati nell’anima! Cosa unisce più di due figlie?». Sorprese in vista? «Vediamo. Certo io non glielo chiederò mai!».
Il segreto della coppia
Il 2022 è stato l’anno delle separazioni per tante celebrities. E allora qual è il segreto per funzionare bene in coppia? La risposta di Rocio è sicura:«Posso dire quello che funziona per noi. La comunicazione, il rispetto, la stima. È molto importante essere uniti di fronte alle nostre figlie. E poi di vertirci, avere la possibilità di sbagliare senza che l’altro ti giudichi. Essere noi stessi senza per forza risultare perfetti».
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La passione è ancora forte
Un amore e un affetto che in casa arriva anche dalle sue bambine con «il risultato che Raoul è ricoperto di affetto e attenzioni. Io sono un tipo fisico e le figlie hanno preso questo tratto da me. Molti baci, carezze, ripetiamo centinaia di volte “ti voglio bene”. Quando la mattina siamo ancora a letto, e le bambine vengono a svegliarci, c’intrecciamo l’uno con l’altra ed è il primo sorriso della giornata».
E poi svela che dopo 10 anni di “convivenza” tra di loro c’è ancora molta passione:
«Mi ritengo fortunata perché ho accanto un uomo buono ed è cosa rara. Abbiamo vissuto insieme tanti momenti belli e brutti, come la perdita dei suoi genitori. Ma siamo più forti e la base della nostra coppia è solida. Io più istintiva, lui più riflessivo, dopo dieci anni abbiamo ancora un rapporto fresco. E molto, molto passionale».