Restrizioni anti-Iran, nuove armi a Kiev e il rapporto di Enrico Letta: cosa ha deciso l'ultimo Consiglio europeo della legislatura

L'appello alla «massima moderazione» per tutte le parti in causa in Medio Oriente

Giovedì 18 Aprile 2024 di Francesco Malfetano, nostro inviato
Restrizioni anti-Iran, nuove armi a Kiev e il rapporto di Enrico Letta: cosa ha deciso l'ultimo Consiglio europeo della legislatura

Sostegno «incrollabile» all'Ucraina con tanto di primi impegni sulla «difesa anti-aerea», l'appello alla «massima moderazione» per tutte le parti in causa in Medio Oriente e la ripartenza del processo di avvicinamento della Turchia all’Unione europea, anche se solo in modo «graduale, proporzionale e reversibile».

Mentre continuano ad ampliarsi i fronti di guerra, a Bruxelles va in scena l'ultimo Consiglio Europeo della legislatura.

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Tra ieri notte e questa mattina i leader dei Ventisette hanno provato quindi a mostrare i muscoli, lanciando segnali di compattezza a tutto campo e tentando di innestare la marcia giusta per il dopo voto di giugno, anche per quanto riguarda prospettive di medio e lungo periodo, come il futuro del Mercato unico.

I lavori del Consiglio Europeo

E così la lunga cena di lavoro tenuta ieri sera a base di capesante e sogliole, lascia sul tavolo delle conclusioni che non solo "accontentano" il consueto ospite d'onore Volodymyr Zelensky riconoscendo «la necessità di un’urgente fornitura della difesa anti-aerea» (senza indicare però né tempistiche né modalità), ma rilanciano l'impegno per una de-escalation tra gli attori regionali in campo in medio oriente. Sul punto il testo firmato dai leader è il solito gioco di incastri diplomatici che nel confermare il sostegno a Israele pur condannandone le intemperanze, culmina nella volontà dell'Unione europea di seguire la scia degli Stati uniti e del G7 a guida italiana adottando «ulteriori misure restrittive nei confronti dell'Iran, in particolare in relazione agli aeromobili senza equipaggio (UAV) e ai missili». Non solo.

Medio Oriente

Per evitare che l'instabilità regionale si trasformi in un'impennata di arrivi di migranti irregolari, i Ventisette confermano anche il proprio impegno a sostegno del Libano per la gestione di rifugiati, sfollati interni e comunità di accoglienza (nonché «nella lotta al traffico e alla tratta di esseri umani», come chiesto da Giorgia Meloni). Più o meno sulla stessa linea è da intendersi anche il capitolo delle conclusioni dedicato alla Turchia, anche questo particolarmente caro a Meloni e alla Germania. Nonostante le resistenze di Cipro - l’isola è divisa in due: tra la Repubblica di Cipro, membro dell’Ue dal 2004, e Cipro nord, stato de facto indipendente ma riconosciuto solo da Ankara - i leader a notte fonda hanno alla fine stabilito che è «nell'interesse strategico dell'Unione europea poter contare su un contesto stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale e sviluppare relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con la Turchia». E cioè sul rilancio «in modo graduale, proporzionale e reversibile» della strada per una possibile integrazione futura del Paese guidato Recep Tayyip Erdogan.

Rapporto Letta

Questa mattina invece, al centro del dibattito c'è il rapporto redatto dall’ex-premier italiano Letta dopo sette mesi di lavoro e centinaia di incontri in tutti i Paesi dell'Ue sul futuro del Mercato unico. «Non c'è tempo da perdere, il gap tra Ue e Usa sta diventando sempre più ampio. Si apre la possibilità di rafforzare il mercato unico per eliminare la frammentazione a partire dai tre» punti rimasti indietro: «l'energia, le telecomunicazioni e i mercati finanziari».

«La proposta principale è quella di integrarli» è il senso del report secondo l'ex segretario dem. «L'altra parte della relazione - ha spiegato arrivando all'Europa building - riguarda la dimensione sociale del mercato unico, come aiutare i lavoratori, come aiutare i cittadini e come promuovere l'innovazione» ricordando «la proposta sulla quinta libertà, che è il modo per aggiungere alle normali libertà tradizionali tutte le libertà della circolazione delle merci servizi capitali e persone una quinta libertà su innovazione, ricerca, conoscenza, competenze, dati e intelligenza artificiale».

Ultimo aggiornamento: 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA