dal nostro inviato
TAORMINA - Scontri tra manifestanti "No G7" e polizia a Giardini Naxos. Il contatto con le forze dell'ordine è durato pochi secondi, dopodiché il gruppo che aveva tentato di sfondare si è ricompattato e ha affrontato per alcuni minuti i poliziotti per poi disperdersi.
I manifestanti erano ottocento, non di più, perché arrivare a Giardini di Naxos è stato difficilissimo.
Corteo che fino ai brevi contatti con le forze dll'ordine era stato pacifico, con slogan vecchi di almeno trent'anni, ma anche con la volontà di mantenere la situazione tranquilla. E meno male che alla fine, a parte una trentina di facinorosi, i più violenti hanno scelto di non raggiungere la Sicilia, perché per come è concepita Naxos, se qualcuno avesse alzato il tono della protesta, le vie di fuga sarebbero state impossibili.
Le forze dell'ordine hanno presidiato silenziose e distanti. Solo nelle ore precedenti sono state effettuate perquisizioni e controlli. Sono stati trovati un paio di bastoni, ma niente di particolarmente preoccupante. Mentre il corteo ha sfilato su un lungomare serrato e chiuso, il sindaco di Messina Renato Accorinti è stato invitato in commissariato per dare spiegazioni sul comportamento tenuto durante il concerto al Teatro Greco organizzato per i potenti della terra. A conclusione dello spettacolo, indossando una maglietta con la scritta: «We are all migrants», ha urlato contro il presidente Usa: «Trump, peace not war». Lui che è noto nella zona per i suoi estremismi, è stato invitato dalla polizia a non partecipare alla manifestazione. Si è comunque presentato, pur mettendosi in coda al corteo.