Nove grandi roghi, delle decine che hanno avvolto la Capitale, che divampano a distanza di poche ore in diversi quartieri - anche agli antipodi - della Capitale e una riflessione netta che proviene dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di via Genova: «In tanti anni non si ha ricordo di un numero così elevato di incendi divampati in un solo giorno».
GLI INTERVENTI
Per lo stato in cui versano proprio le pertinenze di strade e marciapiedi basta davvero il mozzicone acceso di una sigaretta a far scoppiare l’inferno ma è un caso? In quei posti dove in serata è stato possibile domare le fiamme non sono stati rinvenuti inneschi che possano far parlare di incendi dolosi anche se si stanno cercando perché l’ipotesi che il caso non c’entri nulla è sul tavolo di chi si è reso protagonista delle operazioni di spegnimento e di chi, tra polizia e carabinieri, ha supportato i vigili del fuoco anche nell’evacuazione di decine di persone dalle proprie case. Quel che è certo riguarda lo stato del verde romano e l’organico dei pompieri. «Lavoriamo giornalmente con 200-220 persone - spiega Rossano Riglioni, segretario regionale Lazio Conapo - al giorno per Roma e l’intera provincia, ne servirebbero 300 in più, in tutto ci sono 30 squadre, nove dentro il Gra, in giornate come quella di oggi (ieri ndr) diventa difficilissimo lavorare».
Ieri a dare supporto ai vigili di Roma sono arrivati rinforzi dall’Umbria, Toscana, Abruzzo, Campania. «Anche le squadre in supporto della campagna anti-incendi boschivi - conclude Riglioni - che sono sei e coperte dalla Regione Lazio entrano in servizio dal primo luglio». Ciononostante, il comando provinciale ha operato al meglio anche se via radio in più di un momento si è lamentata la difficoltà nel raggiungere i roghi per mancanza di personale e mezzi. In un momento una squadra, circondata dalle fiamme, è stata costretta a chiedere aiuto all’elicottero. A questa carenza di sotto organico si aggiunge lo stato del verde. Gli sfalci delle strade vanno a rilento. «Ad occuparsene è il servizio giardini, già impegnato su ville e parchi, in quanto non tutti i Municipi hanno provveduto con i bandi dal momento in cui con la vecchia amministrazione l’Ama non si occupa più di questo», spiega il consigliere di FdI Andrea De Priamo.