Ndicka, come sta dopo il malore in campo: l'infarto escluso, ipotesi ​compressione polmonare

Questa mattina verranno effettuati nuovi controlli

Domenica 14 Aprile 2024 di Stefano Carina, nostro inviato
Roma’s Evan N'Dicka injured during the Italian Serie A soccer match Udinese Calcio vs AS Roma at the Friuli - Dacia Arena stadium in Udine, Italy, 14 April 2024. ANSA / GABRIELE MENIS

Un malore improvviso. È il minuto 71 di Udinese-Roma e Evan Ndicka si accascia al suolo. Si tocca il petto. Sembra l'ennesimo round di uno scontro iniziato dal 1' con il centravanti Lucca. Il 9 friulano stavolta è invece distante di qualche metro. Ma dopo Svilar, che chiama subito i soccorsi, è uno dei primi ad accorgersi che qualcosa non va. L'arbitro Pairetto accorre, entra in campo lo staff medico giallorosso e insieme a loro, dal lato sinistro del campo, lo staff del pronto soccorso con un defibrillatore. Il difensore sembra aver perso i sensi. Attimi di paura, d'incertezza. Pereyra si gira verso la Curva Nord friulana e intima il silenzio. Dalla parte opposta si zittiscono anche i tifosi romanisti che ammainano le bandiere. Anche De Rossi è entrato in campo, Sanches e Kristensen si mettono le mani nei capelli, temendo il peggio.

L'ivoriano viene trasportato fuori dal campo in barella, alza il pollice, primo sospiro di sollievo. Pairetto - che aveva concesso a Daniele di sincerarsi negli spogliatoi delle condizioni del calciatore - intima lo stop alla gara. È l'allenatore giallorosso a spiegargli come «I ragazzi non ce la fanno, vogliono restare lì con lui». Cioffi, tecnico dell'Udinese, che in un primo momento aveva pensato si potesse ricominciare, si accoda: «Non c'è problema». Lo speaker annuncia l'interruzione: c'è un applauso timido dello stadio. È l'apprensione che continua a farla da padrone.

CORSA ALL’OSPEDALE

Inizia poi l'altra partita di Ndicka. Il difensore - dopo che allo stadio è stato sottoposto ad un primo elettrocardiogramma - viene trasportato immediatamente al reparto di cardiologia dell'ospedale Santa Maria della Misericordia. Ad attenderlo c'è il professore Massimo Imazio. Il cordone dei poliziotti che non permette l'entrata nella struttura ospedaliera s'ingrossa di minuto in minuto. E come purtroppo accade in questi casi, in assenza di comunicati ufficiali, inizia il tam tam delle indiscrezioni. Inizialmente si parla di infarto transitorio, che comporterebbe una temporanea interruzione o riduzione dell'afflusso del sangue al cuore. Poi, con il passare dei minuti, si capisce che la situazione è più complessa ma meno grave. Dopo la prova con gli enzimi cardiaci, l’infarto - almeno per il momento (serviranno ulteriori conferme già in giornata) - viene escluso. L’ipotesi più accreditata è che il colpo fortuito con il conseguente crollo a terra sarebbe stato provocato da una compressione polmonare, evidenziata da una tac. Nel frattempo, alle ore 20,45, arriva la squadra. Due pullman costeggiano il parcheggio dell'ospedale, senza entrarvi direttamente. Il primo a scendere è De Rossi, seguito dai calciatori e dallo staff tecnico. C'è anche la Ceo Souloukou. Sono proprio loro due, insieme al capitano Pellegrini, che dopo qualche minuto di attesa salgono al terzo piano del reparto di cardiologia, dove ad attenderli c’è il medico sociale giallorosso, Manara. Sette-otto minuti dopo sono di nuovo giù.

NUOVI ESAMI

I volti all'uscita sembrano più sereni. Daniele - che al calciatore ha detto scherzando «Ti aspetto giovedì contro il Milan» - si lascia sfuggire «Bene, bene». I calciatori chiedono notizie a Lorenzo. Tutto si svolge in un silenzio irreale. Anche qualche curioso, sopraggiunto in seguito, rimane a distanza, rispettando il momento delicato vissuto dal club. La sensazione che la grande paura sia alle spalle è confermata dal fatto che la squadra lascia l'ospedale alle 21,30 per dirigersi verso l'aeroporto di Ronchi Legionari dove in serata fa poi ritorno a Roma. Con il calciatore rimane il solo Manara. Questa mattina verranno effettuati nuovi controlli. Ma la grande paura è alle spalle. Il tweet di Ndicka che sorridente sul letto simula Braccio di ferro ne è la conferma.

Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA