Padova, ultras costringono i giocatori
a togliersi le maglie dopo lo 0-3

Sabato 1 Marzo 2014
Le maglie del Padova a terra sotto la curva dei tifosi (LaPresse)
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LATINA - «Una prestazione tremenda ma penso che qualsiasi aggettivo possa andar bene». Così l'allenatore del Padova, Michele Serena, sul sito della società euganea, commenta il 3-0 subito ieri a Latina. Una partita che si è chiusa con una contestazione accesa di un gruppo di una trentina di tifosi padovani che prima hanno dato degli "indegni" ai propri giocatori e quindi hanno costretto i giocatori a togliersi la maglia, lasciandola a terra prima di entrare in spogliatoio, come accaduto in passato ai calciatori del Genoa, costretti a spogliarsi dagli ultrà.

«I giocatori si sono tolti la maglia non per disperazione ma per la vergogna - rileva Serena -, penso che i tifosi vogliano qualcosa di diverso».

Alla squadra Serena rimprovera di non aver capito i segnali che lui aveva dato perché «sapevo che a Latina sarebbe stata una bolgia, so il calore che c'è allo stadio Francioni». Però «averli messi in guardia non è servito, se la prestazione è stata questa».

«Le maglie le ho portate io sotto la curva - ammette Serena -: dovevamo solo stare zitti ed abbassare la testa, non potevamo neppure chiedere scusa, di che cosa poi, di una prestazione del genere... Lo interpreto come una richiesta di dimostrazione di mancanza di dignità, i tifosi hanno fatto tanti chilometri, meritavano il nostro rispetto mi sembra normale prendere gli insulti di fronte ad una partita da parte nostra incolore e a una classifica che fa schifo».

Secondo l'allenatore del Padova, «andare nello spogliatoio senza fare nulla sarebbe stata una figura peggiore; avrebbe significato non assumersi le proprie responsabilità. Sono andato sotto la curva - conclude Serena - per prendermi le mie responsabilità, se mi volevano insultare ero lì a prendere gli insulti e non devo chiedere scusa perché sarebbe troppo semplice».

Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 05:45

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