Un doloroso ko in due espressioni: quella sconsolata di Immobile al 60' e quella sofferente di Provedel al 99'. Servivano i gol di Ciro per la svolta e invece è rimasto ancora a secco. Ci teneva tanto il capitano a interrompere il digiuno, ma nella difficile serata dell'Olimpico quello che resta è la sesta gara di fila senza segnare e la reazione alla sostituzione. «Siamo sotto 2-1, siamo sotto 2-1, non capisco» lo sfogo, poi le mani sul volto. Il numero 17 era convinto di poter dare una mano alla causa nell'ultima mezz'ora, soprattutto appena dopo essersi visto respingere due occasionissime da Okoye. La prima col solito movimento sul secondo palo su angolo, l'altra su un tocco fortuito che per poco non finisce all'angolino. Nulla di nuovo rispetto a un primo tempo in cui già al 23' aveva gettato al vento un ottimo assist di Felipe Anderson calciando alto col destro da dentro l'area. Mira da rivedere, perciò Martusciello, su ordine di Sarri dalla tribuna, lo toglie assieme a Luis Alberto: «Qualsiasi giocatore che esce ci sta che dica qualcosa, ma è meglio non commentare la condizione fisica altrimenti alimento solo le polemiche».
E ancora: «È stata una scelta dettata dal momento per mettere gente più fresca, abbiamo anche cambiato sistema per dare pressione offensiva». La Lazio ha chiuso col 4-2-3-1, ma resta complicato vedere insieme sia Immobile che Castellanos: «Al momento non ci sono queste condizioni, due punte centrali rischiano di pestarsi i piedi». O uno, o l'altro perciò, ma il risultato non cambia. Da partita del riscatto dopo l'errore a Monaco, quella con l'Udinese diventa un'altra serata no per Immobile, proprio quello che non serviva a una Lazio sempre più in crisi. Solitamente in questi casi piove sul bagnato, quindi ecco la beffa dietro l'angolo. Dopo uno scontro con Castellanos in area nel finale, Provedel è costretto alla sostituzione per una pericolosa distorsione alla caviglia sinistra.
Negli spogliatoi, anche se per una manciata di minuti, è sceso anche il presidente Lotito, deluso dall'inaspettato ko e in fase di valutazione sull'eventuale ritiro. Martusciello conclude provando a dare spiegazioni: «C'è un alone di negatività che ci condiziona, ma ora dobbiamo metterci l'elmetto e reagire». La realtà però dice che ora nel mirino dei tifosi c'è anche Sarri oltre che la dirigenza. La contestazione che ha seguito i 45 minuti di silenzio nel primo tempo per il trattamento ricevuto dai sostenitori a Monaco ne è la dimostrazione.
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