Colpo di scena per la compagna della polesana Marta Menegatti, azzurra del beach volley rimasta senza collega alle Olimpiadi dopo la positività della Orsi Toth. Nelle ultime ore sembra sfumare il ruolo della Becky Perry come sostituta dell'atleta lasciata a casa per doping. L'italoamericana infatti non ha i requisiti previsti dalla federazione internazionale, che non intende fare sconti: Perry ha disputato solo 7 tornei "di rango" entro la data limite, il 13 giugno, percò quelli disputati dopo a Porec e Klagenfurt non si possono considerare. La Federvolley ha tentato un'ultima carta, puntando sulla sua partecipazione alla Continental Cup, ma non c'è stato nulla da fare. Così è stata convocata l'umbra Laura Giombini, che ha tutti i requisiti in regola. La giocatrice è già partita per Rio per fare coppia con la Menegatti. In ogni caso secondo quanto si è saputo in Brasile ci sarà anche la Perry, forse si spera in un ripensamento dei big mondiali del beach.
Brave e belle sulla sabbia
La convocazione di Rebecca Perry, 27 anni, bellissima schiacciatrice-opposto, da 6 mesi naturalizzata italiana, aveva comunque già sollevato polemniche. Ad accendere la miccia è stata la bergamasca Greta Cicolari, 34enne campionessa italiana. L’ex compagna di Marta, con cui ha disputato l’Olimpiade 2012, ha scritto una lettera aperta al presidente del Coni Giovanni Malagò, oltrechè al presidente della Federvolley Carlo Magri, con il quale però non ha più dialogo da tre anni: «Confermo l’incondizionata disponibilità a dare il mio contributo per lo sport italiano. Spero che le recenti vicende giudiziarie non influiscano in minima misura, in quanto deve prevalere un giudizio di natura atletico-sportiva, nell’interesse dell’Italia».
«Dal 2009 al 2013 eravamo la prima coppia in Europa, terza al mondo, finchè il ct brasiliano Lissandro Dias ci divise - ha spiegato Cicolari -.