Prima del 1978, in Italia l'interruzione volontaria di gravidanza era un reato punito con la reclusione. L'opinione pubblica cominciò a cambiare negli anni '60 con l'ascesa del femminismo e un diverso approccio morale. A seguito di una campagna dei Radicali fu proposto un referendum per abrogare le leggi proibitive, ma non si concretizzò. La Corte Costituzionale nel 1975 legittimò l'aborto per gravi motivi di salute. Infine, la legge 194 del 1978 legalizzò l'aborto consentendo alle donne di ricorrere all'interruzione di gravidanza in strutture sanitarie pubbliche. Aborto, dibattito per soli uomini da Vespa. Porta a Porta: «Donne invitate indisponibili». L'Ue: no alle misure nel Pnrr
Ultimo aggiornamento: 14:03
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