CANNES - Allo Yachting Festival di Cannes, purtroppo, non viene esposto “Spectre”, il terzo yacht varato da Benetti per John Staluppi, talentuso imprenditore...
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Al Salone di Cannes, comunque, il cantiere controllato dalla famiglia Vitelli espone tre modelli di ultima generazione della linea di prodotto Class: il Delfino 95 “Uriamir”, yacht dislocante di 29 metri; il Mediterraneo 116 “Botti”, di 35,5 metri, e il “Lejos3”, modello Fast 125 di 38 metri equipaggiato con sistema di propulsione AZP C65 realizzato in collaborazione con Rolls-Royce. Insomma, tanta roba.
Uriamir è il secondo esemplare di Delfino 95, entry level della flotta Benetti: è uno yacht dislocante di 29 metri con scafo in vetroresina e sovrastruttura in fibra di carbonio. Gli esterni sono firmati da Giorgio M. Cassetta, mentre per gli interni sono state seguite le indicazioni dell’armatore, alternando l’uso di materiali chiari e scuri come marmi e legni tay e tanganica nella doppia versione lucida e opaca.
Il lower deck ospita quattro cabine per gli ospiti, mentre la zona di prua è riservata all’equipaggio. Il main deck, che presenta una pavimentazione realizzata interamente in legno, accoglie la cabina dell’armatore con due guardaroba separati e doppio bagno e il salone principale, con due ampie vetrate laterali. La zona di comando è sull’upper deck, dove si trova anche una piscina.
Novità assoluta per questo modello è il sun deck, con due divani e una seconda postazione di comando esterna ideale per godere appieno di ogni momento di navigazione. Il garage può accogliere un tender di 4,40 metri, mentre i motori sono due Man V8 da 1.000 cavalli ciascuno, grazie ai quali è possibile raggiungere i 14,5 nodi di velocità massima e un’autonomia di 2.400 miglia nautiche a una velocità di 10 nodi.
Il “Botti”, terzo esemplare di Mediterraneo 116, è uno yacht di 35,5 metri con scafo dislocante in vetroresina e sovrastruttura in fibra di carbonio. Anche in questo caso il design degli esterni è firmato da Giorgio M. Cassetta, mentre gli interni sono stati progettati e realizzati dall’Interior Style Department di Benetti in collaborazione con lo studio Radyca.
Il tema principale dell’arredo è la convivialità: tessuti di pregio, dettagli in legno dai colori caldi e luci soffuse rendono gli ambienti molto rilassanti. Il main deck ospita la zona lounge, mentre la prua è dominata dalla master suite a tutto baglio e con due grandi vetrate. Sull’upper deck ci sono la zona pranzo esterna e, a prua, un’ampia Jacuzzi e prendisole personalizzato, mentre all’interno troviamo sky lounge e cabina del comandante. Il sun deck, con prendisole e divani, è pensato come ambiente conviviale e piacevole sia durante la crociera sia quando lo yacht è all’àncora.
Il “Lejos3”, superyacht di 38 metri, è il quarto Fast 125, l’esclusivo modello che vanta, come detto, una motorizzazione realizzata in collaborazione con Rolls-Royce. E’ infatti equipaggiato con Azipull Carbon 65 (AZP C65), sistema di propulsione altamente efficiente, affidabile e leggero che, grazie all’utilizzo diffuso di materiali compositi, è capace di garantire ottime performance in termini di riduzione dei pesi e manovrabilità.
Il layout si articola su quattro ponti, dove trovano spazio le quattro cabine VIP, la suite dell’armatore, un salotto con area dining interna sul main deck e un altro salottino sull’upper deck, per finire con il sun deck interamente dedicato all’intrattenimento degli ospiti. Due le piscine a disposizione: sul sun deck la prima e a prua dell’upper deck la seconda, più ampia. A sviluppare il design degli esterni, caratterizzato da linee filanti e sportive, è stato Stefano Righini, mentre lo studio inglese RWD ha progettato gli interni. Per questo modello è stata scelta la versione Air, ma esistono altre due configurazioni.
Fra le innovazioni tecniche installate a bordo c’è anche la carena D2P Displacement to Planing progettata da Pierluigi Ausonio con il centro Ricerche e Sviluppo di Azimut Benetti che, grazie al wave piercer, permette di sfruttare lo yacht sia in modalità dislocante, garantendo consumi ridotti a basse velocità, sia in modalità planante a velocità più elevate, assicurando in entrambi i casi il massimo comfort. Notevole l’autonomia, che ad un’andatura di 10 nodi supera le 3.000 miglia nautiche.
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Il Gazzettino