Con Ioniq 5 nasce il brand elettrico di casa Hyundai. Ecco come va su strada il crossover coreano

La nuova Hyundai Ioniq 5
MILANO - Dopo che le numerose anticipazioni online e statiche in presenza avevano svelato molti segreti della Ioniq 5, mancava un solo, ma fondamentale tassello per valutare le...

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MILANO - Dopo che le numerose anticipazioni online e statiche in presenza avevano svelato molti segreti della Ioniq 5, mancava un solo, ma fondamentale tassello per valutare le potenzialità della vettura che tiene a battesimo il nuovo brand “elettrico” Hyundai che presto accoglierà le già annunciate Ioniq 6 e 7): la prova su strada.

Ora che la lacuna è stata colmata, possiamo dire che la strada imboccata dal brand coreano è quella giusta, e a indicarla è la nuova piattaforma E-Gmp che ha consentito di sviluppare un’elettrica “diversa” perché – come ricorda Andrea Crespi, amministratore delegato della filiale italiana – «è la prima Hyundai nata per essere tale». Di questa origine i progettisti hanno approfittato a fondo, coniugando alla perfezione – a dispetto delle perplessità degli scettici – i vantaggi della propulsione a emissioni zero con la capacità di regalare appaganti emozioni di guida.

L’evoluzione della specie ha positivamente impressionato ancor prima di premere il pulsante di avviamento: al look esterno filante, lineare e incisivo fa riscontro un abitacolo ampio e ben arredato, dove il comfort sposa l’eleganza e la dovizia tecnologica ben interpretata dai due schermi gemelli da 12,3 pollici – il quadro strumenti digitale e il display del sistema di infomobilità – affiancati in un’unica cornice. È il “biglietto da visita” di un panorama di dispositivi hi-tech davvero allo stato dell’arte in termini di sicurezza, assistenza alla guida e connettività.

La versione assegnata per la prova era quella con l’autonomia più generosa (fino a 481 km nel ciclo medio Wltp) grazie alla batteria da 72,6 kWh abbinata alla trazione posteriore e al motore da 217 cv. Si posiziona nel cuore di una gamma al cui vertice troviamo la stessa batteria, ma due motori elettrici, 305 cv, trazione integrale e 430 km di autonomia, mentre la Ioniq 5 da 170 cv ha la batteria da 50 kWh, la trazione posteriore e 384 km di autonomia.

Nel corso del test la potenza a disposizione si è rivelata più che sufficiente per offrire sensazioni di guida appaganti per merito dell’eccellente equilibrio dinamico e delle accelerazioni brucianti tipiche della guida elettrica. Brillante, ma sempre rispettosa dell’ambiente e della veridicità delle indicazioni fornite dalla casa. 

Infatti dei 410 km di percorrenza evidenziati dal quadro strumenti alla partenza ne erano rimasti 380 all’arrivo, dopo 40 km percorsi alternando le modalità di guida Normal e Sport, le meno “risparmiose”. Al ritorno, su un tragitto diverso ma di analoga lunghezza, i consumi si sono ulteriormente ridotti sfruttando la modalità Eco, al prezzo peraltro di un comportamento meno esuberante.

Ricordiamo che in Italia la Ioniq 5 è disponibile nei livelli di allestimento Progress, Innovation ed Evolution con un listino compreso tra i 44.750 e i 60.250 euro, mentre nel catalogo degli accessori a pagamento spicca un pacchetto denominato Re-Charge da 2.000 euro che include una voce destinata a rafforzare l’immagine “green” del nuovo crossover medio (è lungo 4.635 mm) coreano: il tetto a pannelli solari. 

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Il Gazzettino